Minnucci contro Giovanni Liberati
Egregio Signor Direttore, ho letto con attenzione gli intervanti e gli sviluppi sulla situazione della nostra ippica mi sembra tutto bello, chiaro, tutto teoricamente possibile. Già pura teoria, perché la realta di noi guidatori che esercitiamo la nostra professiono facendo magari 150mila chilometri l'anno è un pò diversa. Facile predicare trasparenza, lealtà e altre belle cose quando non si ha a che fare con certi funzonari “che ignorano le regole più elementari della professione. Mi riferisco al Presidente di Giuria Giovanni Liberati, operante lunedì scorso all'ippodromo San Paolo di Montegiorgo, che nella giornata ha messo a segno un "filotto" di provvedimenti quanto meno discutibili dal punto di vista della forma e della sostanza. Ovviamente scrivo a titolo personale in quanto colpito in prima persona. Ma mi creda, non è l'appiedamento specifico (peraltro ingiusto come testimoniato in primis dai colleghi che sarebbero stati vittime del mio comportamento scorretto), che in questo momento brucia, quanto la pressochè totale ignoranza delle procedure e dei regolamenti da parte di chi invece, dovrebbe tutelare la trasparenza e la regolarità delle corse. Il Comunicato del provvedimento disciplinare è poco chiaro e formalmente scorretto (non è la prima volta e già altri provvedimenti sono stati cancellati proprio per questo motivo), cosa che ovviamente farò presente nelle sedi opportune ma soprattutto il funzionario in questione nell'"istruttoria" ha palesamente mostrato di ignorare il regolamento, infliggengo una punizione sulla base di presunte scorrettezze non rilevabili pienamente dal fimato della corsa, come da lui stesso ammesso. Se trasparenza signifìca caccia alle streghe; se tutela signifca punire a caso, ma ad ogni costo, i driver piu in vista per dimostrare un'inflessibilità di facciata allora ho paura che quanto affermato dal commissario Melzi e dagli altri illustri personaggi intervenuti anche sul Suo giornale sia stato quanto meno travisato. La realtà è che un ippodromo tra pochi godibile e frequentabili d’italia, una vera bomboniera per gli appassonati non può permettersi questo tipo di presidenti di giuria. Sarebbe il caso che così come noi veniamo appiedati quando sbagliamo, anche taluni funzonari venissero "fermati" quando manifestano d'essere "fuori forma”. Glampaolo Minnucci
Attendiamo la replica, se riterrà di farla, di Giovanni Liberati.
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