PROPRIETARI ED ALLENATORI: ”LASCIATECI IN PACE”

Ci segnalano che continuano ad arrivare, a proprietari, allenatori e guidatori, convocazioni a comparire dinanzi alla commissione di disciplina per pratiche relative addirittura all’anno 2004 (!). Si tratta di rinnovi di licenze o colori fatti all’epoca in ritardo. Poiché per quelle pratiche gli interessati hanno già regolarizzato la loro posizione pagando le dovute multe o more (raddoppio degli importi), tali convocazioni sembrano superflue. Un rinnovo di licenza o colori in ritardo prevede un raddoppio della tassa, e già questo ci sembra una esagerazione. Voler poi a distanza di anni, durante i quali è stato consentita tali soggetti la partecipazione alle corse (perché le posizioni sono state regolarizzate), istituire un “processo” a livello disciplinare ci sembra un assurdo. Di che “delitto” si sono macchiati? Chi hanno assassinato, di quali delinquenti stiamo parlando? L’UNIRE panzironiana di funesta memoria aveva introdotto tali norme  per giustificare la presenza di raccomandati politici nelle varie commissioni, e naturalmente doveva pur farli riunire quante più volte possibili per il “gettone”, unica ragione di alcune nomine. L’UNIRE di Melzi, ed il nostro è un invito a farlo, deve tirare un colpo di spugna su questo andazzo: non si può continuare a far perdere tempo ad operatori che, in un senso o nell’altro, debbono concentrarsi sul lavoro senza inutili distrazioni. Snellire la burocrazia ed andare sul pratico: Melzi d’Eril deve far pulizia. Pensiamo possa fare una delibera nella quale dichiari che per chi ha già pagato il ritardo, che non è un reato, sia ben chiaro, la pratica deve considerarsi chiusa. Lasciamo in pace chi è sicuramente in regola, non facciamo perdere tempo a nessuno, alleggeriamo anche i compiti dell’UNIRE usando le varie commissioni per le infrazioni più gravi che quotidianamente si verificano. Facciamo insomma guadagnare la biada facendo lavorare tutti per le cose utili che migliorano la funzionalità dell’Ente, visto che per risollevare l’ippica occorrono molte braccia.