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Le Voci del Trotto: Grido di dolore per la Tv ippica (10.4.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 10/4/2007
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GRIDO DI DOLORE PER LA TV IPPICA

 

    Il Commissario dell’UNIRE in questi giorni accenna alla riforma della TV ippica. E’ certo un argomento primario. Per capire quanto potrà influire sul rilancio dell’ippica, bisogna rifarsi ad un esempio lampante, quello delle Agenzie ippiche, che hanno funzionato “alla grande” finchè sono state, non solo per definizione ma nella pratica, al servizio esclusivo del nostro sport. L’aver messo a disposizione le nostre Sale per le altre scommesse è risultato devastante per l’ippica. Lo scommettitore ippico è un “competente” specializzato, perché per l’ippica occorre una particolare preparazione: ma può giocare gli altri sport, calcio ecc., dimezzando così quanto avrebbe scommesso sui cavalli. Mentre chi frequenta le Agenzie per le altre scommesse, difficilmente gioca un euro sui cavalli. Risultato: perdiamo, non solo, ma offriamo ospitalità a chi ci fa la concorrenza.

    Per il segnale TV sta accadendo la stessa cosa, ed il grido di dolore che lanciamo verso Melzi d’Eril deve essere un segnale forte che il Commissario deve recepire. La frequenza su Skay è dell’UNIRE, che significa (ancora?) Unione nazionale incremento razze equine. E deve servire ESCLUSIVAMENTE a mostrare cavalli e corse, corse e cavalli, in maniera da permettere di vederli prima in diretta, poi in differita. Non deve esistere che sulla nostra frequenza si sacrifichi lo spettatore ippico propinandogli pagine e pagine di calcio, basket, pallavolo, ciclismo, facendolo oltretutto “incazzare” perché giustamente si è abbonato per seguire il suo sport ed è invece obbligato a subire.

    Continuare, per far capire quanto sia deleterio che dopo le Agenzie ci venga espropriato anche il segnale, sarebbe un offesa per l’intelligenza di chi legge e soprattutto di chi deve far si che questo non avvenga. Svegliamoci da quest’incubo, riappropriamoci di quanto è nostro se davvero vogliamo rilanciare l’ippica!

 
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