IPPICA SENZA PACE Il caso Amico Gb Ancora una volta è salito all'onore (si fa per dire) delle cronache un episodio che all'ippica onore (appunto...) non fa assolutamente, semmai vergogna. Come ormai tutti gli operatori e molti lettori sanno, un cavallo già morto, Amico Gb, è stato dichiarato partente due volte (e poi ovviamente ritirato sul campo), con ogni probabilità allo scopo di far guadagnare qualche posizione, ritenuta preziosa, in partenza ad altri cavalli al via in quelle corse. Sul fatto erano subito circolate nell'ambiente voci giunte anche al nostro giornale (compresa una lettera anonima che denunciava il caso), senza peraltro riscontro concreto sino all'offerta effettuata per acquistare Amico Gb nella seconda corsa cui era stato dato partente, che era una "reclamare". Adesso indagini ed eventuali sanzioni spettano agli organi competenti, non rimane che attendere gli sviluppi, sperando siano rapidi, efficaci e trasparenti. Qui invece bisogna cercare di dimensionare l'accaduto, senza fare i censori o nascondersi dietro falsi moralismi. L'episodio è grave, ma prima ancora è misero e meschino, una "furbizia" con le gambe corte. L'accaduto fa grande impressione, primo perchè il povero Amico Gb è morto, secondo perchè il trucco è stato smascherato pubblicamente: ma nella sostanza è simile a quando vengono dati partenti cavalli zoppi o fattrici gravide per far "riuscire" corse di categoria o inviti. E di tali "finti partenti" sono purtroppo spesso ricche le nostre corse. Semmai l'aggravante è che pare siano probabilmente implicati personaggi che sarebbe bello riuscire, se possibile, ad allontanare dalle corse. Quello che ancor più fa pensare (e che demoralizza) è come possa riprendersi o cambiare rotta la nostra ippica, nel mezzo della sua crisi, se deve subire episodi di un livello così basso, che devastano un'immagine già deteriorata e non in grado di esercitare alcun fascino su un pubblico nuovo. |