Melzi: «In maggio la nuova tris sarà realtà» «Basta sorteggio e più qualità. Sul fronte del montepremi puntiamo ad avvicinare l’obiettivo dei 220 milioni
SANDRO CEPPARULO Con l’uscita definitiva (dell’ex segretario generale Franco Panzironi e il rinnovo del mandato commissariale a Guido Melzi per 6 mesi (26 agosto) è iniziata per l’ippica la fase che dai propositi deve portarla alle realizzazioni. Commissario in una scala da 1 a 10 dove si colloca il suo ottimismo sulle sorti del mondo dei cavalli? «A 10. I problemi sono tanti e complessi, ma confido molto che, lavorando tutti assieme, si possa arrivare al traguardo». Anche con alle spalle sei mesi di faticoso vuoto? «Io credo non siano stati 6 mesi perduti. In questo periodo, pur contrastato, sono nati idee e progetti come quello dei 2 convegni-vetrina giornalieri, dell’utilizzo reale del canale tv sul bouquet di Sky collegato con i 15 mila punti vendita che entreranno in funzione a luglio. E poi il costante rapporto con le categorie». Fra le priorità, quando assunse la carica c’era quella di riformare le tris, anche dimezzando gli appuntamenti in alcune giornate. «Le tris portano il 30% del gioco. Più che dimezzarla ora c’è l’obbligo di migliorarla sul piano tecnico e di abolire il sorteggio al trotto. La tris nasce come invito e tale deve tornare. Poi occorre la qualità: nei cavalli e nei protagonisti. Oggi i migliori driver fuggono dalle tris. A maggio inizierà il percorso». Gli operatori lamentano il fatto che le aree tecniche hanno sofferenze di ordine numerico e qualitativo. «In senso assoluto non è esatto. Certo i ranghi non sono completi. I problemi di organico andranno risolti». Il suo rapporto con le categorie? «Buono. Non si può più guardare indietro ma solo avanti. Sul tema del montepremi stiamo lavorando sui numeri e sono consapevole che esistono legittime aspettative. Ricordo che nel 1998 per un montepremi di 350 miliardi, che corrisponde ai 175 milioni di euro di oggi, fu fatto un mese di sciopero. Considerando l’inflazione le cifre di oggi sono ancora più basse. Si sta lavorando per andare il più vicino possibile a quel livello minimo (220 milioni ndr) chiesto dalle categorie. Ma tutti debbono comprendere la transitorietà del momento ed essere certi che la trasparenza è alla base di ogni mia azione». E martedì dovrebbe venir nominato il nuovo segretario generale. Si fa il nome di Stefano Varini, attuale amministratore di UnireLab, organismo nel quale finora non è cambiato molto.
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