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La Gazzetta dello Sport: Categorie: 220 milioni o sciopero (3.4.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 3/4/2007
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Ieri la riunione degli operatori ippici ha confermato la «linea della sopravvivenza»
Categorie: 220 milioni o sciopero

Questa la quota minima sotto cui scatterà l’astensione.
Sotto accusa la remunerazione agli ippodromi

SANDRO CEPPARULO


Giovedì scorso a Roma parola al ministro De Castro che ha delineato le linee di rilando del mondo dei cavalli a «soli» 6 mesi dalla nomina di Guido Melzi a commissario, ieri a Bologna risposta delie categorie o almeno di quelle (gran parte dei guidatori, proprietari trotto e Assogaloppo, l’associazione che raccoglie diversi operatori del galoppo) aderenti al comitato intercategoriale. Riflettori su quanto incombe sull’ippica di casa nostra, ovvero un ridimensionamento consistente del montepremi, la voce che, assieme a una rinnovata e corretta gestione del «prodotto cavallo da corsa», costituisce l’alimento per evitare una retrocessione di tutto il movimento, quella sorta di «germanizzazione» che finirebbe per minimizzare, o addirittura progressivamente cancellare, un mondo di lavoro.
LE CIFRE Nell’incontro di Roma non furono dichiarati numeri definitivi ma la tendenza sta a metà fra i 220 milioni di euro dichiarati a metà del primo mandato di Melzi e i 175 del bilancio preventivo 2007 presentato dall’ex segretario generale Franco Panzironi ovvero 200 milioni, il 20% in meno rispetto al 2006 e il 28% rispetto al 2003. Un crollo — che diverrebbe percentualmente maggiore perché spalmato su 8 mesi e non su 12, visto che sinora si è corso con le dotazioni 2006— al quale le categorie riunite a Bologna hanno opposto un no secco.
I MOTIVI DEL NO Non solo un no di principio, ma anche un no basato su dati reali. Soprattutto sui 18 milioni riconosciuti agli ippodromi come corrispettivi per la cessione del segnale tv, ove l’importo corretto sarebbe di 5 milioni. E il sospetto degli operatori è che i 13 milioni di euro di «maggiorazione» rispondano al criterio di «personalizzazione» per le piste varato sotto la gestione dell’ex segretario generale Franco Panzironi. In ogni caso un no che pone un livello chiaro: o 220 milioni di euro di montepremi o attività ferma da una data compresa fra i 7 e i 10 prossimi giorni si conoscerà l’entità reale del montepremi.
SOPRAVVIVERE Una scelta per tanti versi dolorosa ma giustificata soprattutto da un passo del comunicato «le categorie intendono farsi parte attiva nel rinnovamento dell’ippica, anche attraverso una dialettica e una partecipazione consultiva, ma per farlo debbono sopravvivere». E il sopravvivere è stata la linea sulla quale si è mossa l’assemblea. «Le categorie sono consapevoli che i sacrifici sono stati e saranno necessari ma debbono essere distribuiti equamente».
Va però detto che il commissario Guidop Melzi sta adoperandosi in sede ministeriale per recuperare i mezzi onde tenere l’ippica a «livello 220 milioni».

 
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