Il confronto ha stemperato i toni ma non l’allarme degli operatori. Resta la protesta «Ora vi chiedo scusa dei ritardi» De Castro deciso dopo 6 mesi di nulla. Pieni poteri a Melzi, fuori Panzironi
NICOLA MELILLO - ROMA Melzi non lascia, anzi resta al timone dell’ippica italiana con più forza politica e più margini di lavoro, assumendo la carica sia di commissario (prorogato di un anno il mandato scaduto ieri) sia quello di segretario generale. Perché da ieri Franco Panzironi è davvero ufficialmente fuori dall’Unire. L’IMPEGNO Cosa accadrà? L’ha detto Melzi al termine della giornata passata al ministero: «Entro un mese appronterò un progetto globale per ristrutturare l’intero settore e ripartire con le risorse che ci sono. Poche, ma da valorizzare». IL MINISTRO Dopo una giornata di trattative, chiuse con la firma di Panzironi e quella del sottosegretario Letta per l’incarico a Melzi, alle 19 al Ministero delle Politiche Agricole si sono presentati i rappresentanti delle categorie ippiche (contate 32 persone). Al parlamentino del ministero li hanno accolti il ministro Paolo De Castro, il capo dello staff del viceministro alle Finanze Visco, Giovanni Sernicola, e Melzi d'Eril. Il ministro ha letto una lettera: «Ci siamo incontrati il 21 dicembre con la promessa di rivederci presto;forse è passato un mese di troppo (a braccio ha detto “e di questo mi cospargo il capo di cenere”, n.d.r.). Importante è guardare avanti senza recriminazioni. A ottobre le casse dell’Ente erano desolatamente vuote, ma l’attività non ne ha risentito». I 9 PUNTI Il ministro: «Ecco la riforma: 1) ridimensionamento e riprogrammazione degli eventi; 2) azioni di comunicazione; 3) rimodellare le scommesse in funzione della nuova rete vendita; 4) garanzia della qualità del prodotto; 5) economicità nella gestione dell’Ente; 6) rinnovo dei contratti collettivi di lavoro; 7) recupero del pubblico; 8) accesso ai mercati esteri con la qualificazione del prodotto; 9) attività di marketing. L’epoca degli aiuti a pioggia è definitivamente tramontata: ha solo alimentato illusioni. Assicuro al commissario la mia personale fiducia e del Governo». I DUBBI Inutili i tentativi dei rappresentanti di toccare il tasto montepremi. A novembre si era parlato di una soglia di 22Omilioni di euro. Panzironi ha presentato un bilancio preventivo che parla di l75milioni. Su questo De Castro è stato categorico: «Di questo oggi non parliamo». Vivissima la preoccupazione delle categorie. L’Intercategoriale si riunirà lunedì a Bologna e minaccia «uno sciopero a partire dall’1° aprile se il montepremi calerà». SERNICOLA Discorso chiaro dalle Finanze: «Appoggio a Melzi. E’ prematuro fare conti. Ma si lavorerà per recuperare quanto dovuto. E presto inseriremo nei corner anche corse di rilevanza tecnica. E evidente che 24mila corse l’anno sono troppe. Urge credibilità». Melzi ha aggiunto: «Ora posso studiare le carte. Di montepremi e tagli parleremo quando la situazione sarà chiara. A novembre avevo preso un impegno con dati non reali».
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