OGGI CRISI UNIRE A UN BIVIO Il ministro convoca le categorie ippiche Nodo montepremi
Nella rincorsa day to day alla sopravvivenza dell’ippica quello di ieri è stato un giorno un po’ meno nebuloso di quello che l’ha preceduto. La notizia venuta a sovrastare le altre che di ora in ora si sono rincorse è la convocazione per oggi alle 19 presso il ministero delle Politiche Agricole, alla presenza del ministro Paolo De Castro, degli operatori ippici. Un incontro che viene definito «urgente per l’esame delle problematiche attuali nel settore ippico». Due gli argomenti prevedibili e previsti: il doppio buco di bilancio (18 milioni per il 2006 e i 43,6 per raggiungere la quota sopravvivenza di 220 per il 2007) e la situazione Panzironi.
SENSIBILIZZARE A preparare questo incontro c’è stato ieri il colloquio, anticipato alle 14, fra il ministro, il commissario Unire Guido Melzi e Giuseppe Ambrosio, capo dipartimento del ministero. Sul tavolo la lettera in cui veniva chiesto da Melzi di non essere riconfermato nella carica alla scadenza del mandato. Cioè ieri. In realtà il fronte fra ministro e commissario pare essersi ricompattato come ha spiegato lo stesso Melzi: «La mia era una lettera di sensibilizzazione sui problemi di un settore accerchiato da scommesse e giochi della più diversa natura. Di fronte a questo l’ippica rivendica la sua essenza e la sua peculiarità. Un mondo in cui c’è agricoltura, allevamento, lavoro e va perciò difeso con grande rispetto».
ALMENO UN MESE E il «caso Panzironi»? Ieri il segretario generale Unire era ancora al suo posto a conferma che solo la firma della «rescissione con- sensuale» firmata davanti alla Direzione Provinciale del Lavoro di Roma (che si riunisce ogni 15 giorni) lo porterà fuori dall’orbita dell’ente e che sia nel pieno delle competenze lo conferma il fatto che oggi ha una riunione con i sindacati. Vi è da ritenere che non si arriverà a una conclusione dell’iter se non entro un mese o forse più. Tempi che non collimano con l’emergenza che sta vivendo l’ippica. «La vicenda è in gran parte avocata al ministero — ha detto Melzi — che sta cercando di rendere il meno traumatico possibile il percorso di composizione».
LAVORO MAI INIZIATO Parole, solo parole, almeno per quanti hanno creduto che la «delibera di rimozione» di Panzironi firmata da Guido Melzi 74 giorni orsono fosse una solida base per cominciare a lavorare seriamente sulle riforme strutturali.
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