dal nostro inviato a Vienna Paolo Giannace - Il mercato europeo del gioco online potrebbe passare dai 2/3 miliardi di euro registrati a partire dal 2004, a 20.8 miliardi di euro nel corso del 2010. Con questi numeri, resi noti da Jean Bergevin - membro della Commissione europea per il mercato interno - si è aperto il convegno "Betmarkets", in pieno svolgimento a Vienna". "E' necessario - ha dichiarato da Bergevin - che gli stati membri adottino delle regole comuni coordinandosi, al fine di mantenere alta la qualità del settore scommesse, ricordando che le liberalizzazioni o le chiusure dei diversi mercati nazionali dipendono essenzialmente da:
- effettiva e proporzionata protezione dell'ordine pubblico;
- necessità di contrasto reale alla criminilalità organizzata:
- contenimento del gioco problematico;
- tutela e sostegno allo sport".
Bergevin ha inoltre analizzato in profondità la recente "sentenza Placanica", sottolineando come l'armonizzazione delle divergenze tra i paesi membri della Comunità eurpea, sia necessaria per evitare le differenti interpretazioni dei giudici dei tribunali nazionali. "L'obiettivo - ha dichiarto Bergevin - è risolvere i contrasti e portare il mercato comuntario a crescere per essere competitivo a livello mondiale. E' impensabile escludere un settore di tale portata dalle direttive comunitarie. Molto probabilmente il gambling, escluso dalla direttiva sui servizi, potrebbe trovare spazio nella Direttiva sulla trasparenza o in quella relativa alla Tv interattiva".
EVENTI - BETMARKETS, KALB: "L'80% DEI CITTADINI EUROPEI VUOLE UN GIOCO CONTROLLATO DALLO STATO"
Una ricerca della "Novatris International Society" del 2006 mostra che fra il 76% e l'88% dei cittadini europei preferisce che il settore dei giochi venga controllato in qualcha maniera dallo Stato, mentre solo il 5% degli intervistati, gradirebbe un allargamento del mercato, per poter scommettere su più eventi. Questo è quanto reso noto dal Christian Kalb, Sports Manager della Francaise de Jeux, nel corso del suo intervento al convegno viennese "Betmarkets".
"La maggior parte degli scommettitori - ha proseguito Kalb - non è interessata a offerte troppo differenziate in fatto di scommesse, quanto a puntare 'qualche soldo' su partite di cartello". Anche in Francia, infatti, come in Italia, è il calcio lo sport su cui si scommette di più, con circa il 92% delle preferenze. Il mercato francese, che vede un assoluto monopolio statale sul gioco, non consente l'azzardo, se non per tre specifiche eccezioni:
- i 193 casinò, in cui sono ospitate circa 19.600 slot machine (52% del mercato);
- la PMU, che gestice le scommesse ippiche dal 1891 (22%);
- Lotterie e scommesse sportive gestite dalla FdJ (24%).
Il resto del mercato transalpino è costituito dal gioco online e dalle slot machine illegali (2%).
"Le scommesse sportive della FdJ, iniziate nel 1985 con il Lotofoot, hanno visto una continua crescita fino al 2005, mentre proprio con la Coppa del mondo del 2006 abbiamo assistito ad un incremento in favore della crescita del bookamker stranieri che raccolgono gioco illegalmente".
BETMARKETS, SBORDONI (LEG. ESP. GIOCHI): "SENTENZA PLACANICA PROSEGUIMENTO DELLA GAMBELLI"
"La Sentenza Placanica è un naturale passo avanti rispetto alla Sentenza Gambelli: tuttavia bisogna scindere il dispositivo dalla motivazione. Se il dispositivo vale per tutti i paesi comunitari, le motivazioni impongono al giudice nazionale la ricerca di una effettiva prova di rischio per l'ordine pubblico prima di procedere ad infliggere sanzioni penali". E' quanto dichiara Stefano Sbordoni, legale esperto del settore giochi, a margine del suo intervento alla conferenza "Betmarkets".
Sbordoni, dopo aver illustrato la recente sentenza dei giudici della Corte di Giustizia Europea, è passato ad un'analisi dei possibili sviluppi sui mercati nazionali.
"La decisione dei giudici del Lussemburgo è imprescindibile per regolare i mercati interni - continua Sbordoni - credo però che d'ora in poi sarà più difficile che nei paesi comunitari, come accaduto in Francia, si proceda all'arresto di dirigenti di società appartenenti a paesi membri".
BETMARKETS, MILLER (LEG. HAMBACH&HAMBACH): "PRONTO UN BLOCCO 'STILE U.S.A.' ANCHE PER LA GERMANIA"
La Germania potrebbe adottare un provvedimento simile all'Uigea statunitense, ovvero il blocco delle transazioni finanziarie verso i siti che offrono gioco senza le necessarie autorizzazioni statali. E' quanto ha reso noto Konrad Miller, legale dello studio Hambach&Hambach, nel corso del suo intervento alla conferenza "Betmarkets".
"Il disegno di legge è attualmente in fase di studio - ha dichiarato Miller - di certo ci saranno delle modifiche dopo la procedura d'infrazione avviata lo scorso 22 marzo dalla Commissione europea, in merito alla creazione di un monopolio statale per le scommesse sportive in Germania". Miller si è però dimostrato scettico sulla reale possibilità di tenere gli operatori stranieri, soprattutto online, al di fuori dei confini nazionali. "Esistono già adesso dei sistemi per aggirare i blocchi dei service provider, l'unico modo di impedire le giocate sarebbe di scollegare fisicamente i computer".