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Agipro: Enada 2007: confronto politico sul mercato degli apparecchi di intrattenimento  
Autore: unagt
Pubblicato: 23/3/2007
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Pubblicato il 23 marzo 2007 ore 17:00

EVENTI - ENADA PRIMAVERA 2007: IMPRESE DI GESTIONE, CONFRONTO POLITICO SUI TEMI DEL MERCATO DEGLI APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO

dal nostro inviato a Rimini (a.c.) - Il programma della seconda giornata di Enada Primavera 2007, è stato caratterizzato dal convegno dal titolo - "Imprese di gestione: un patrimonio da difendere e da incentivare per la definitiva affermazione del mercato degli apparecchi da intrattenimento". Attesi al confronto due esponenti dell'ambito politico: Francesco Tolotti (DS) e Gianfranco Conte (FI), rispettivamente Vicepresidente e membro della VI Commissione Finanze della Camera. Ad introdurre i lavori è stato Paolo Dalla Pria, Presidente dell'associazione di categoria Sapar. Tra gli argomenti trattati che hanno destato maggiore interesse, c'è quello relativo al ruolo dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, attuale guida del settore dei giochi in Italia. Sull'argomento è stata piena la convergenza dei due politici su di un punto specifico: "è necessario immaginare una struttura più dinamica e flessibile per occuparsi di un settore i continua evoluzione". Per Tolotti e Conte è forse giunto il momento di aggiornare l'attuale modello di gestione del comparto giochi in generale, poiché l'Aams, nata con altri scopi, si trova oggi ad affrontare una quantità di problematiche e di soggetti, di fronte ai quali non è attrezzata ad operare. Per Tolotti, il nuovo modello dovrebbe essere quello di un'Agenzia dei Giochi che possa operare a livello tecnico su indirizzi stabiliti per legge; per  Conte il nuovo soggetto non dovrebbe invece ricalcare il modello delle "Authority", che ad oggi stanno mostrando difficoltà nel funzionamento e nel raggiungimento dei risultati. Un modello praticabile potrebbe essere quello dell'Agenzia del Demanio, ente capace di intercettare e risolvere, in piena autonomia di intervento. Tra gli argomenti trattati nell'ambito del convegno, va ricordato il Prelievo Erariale Unico e le sue modalità di applicazione. Nel corso del suo intervento, Tolotti ha dichiarato come sia "giunto il momento di ridiscutere proprio le modalità del prelievo, ragionando inoltre sulla sua entità, al fine di abbassarlo". Lo stesso Vicepresidente della VI Commissione Finanze della Camera ha comunque ricordato come il Preu, non possa costituire un incentivo ed uno strumento per la lotta alle sacche di illegalità ancora persistenti nel settore degli apparecchi da intrattenimento. Per Conte, lo sviluppo del settore di queste macchine passa per interventi di natura industriale. Un'idea in tal senso potrebbe essere costituita dalla rottamazione dei vecchi apparecchi, con incentivi fiscali per gli imprenditori.
 
Stando alle stime delle associazioni di categoria, sarebbero almeno 4.000 le aziende del settore, che attraverso contratti - full e part time - danno lavoro a circa 100 mila addetti. Intermini di raccolta erariale, il settore ha fornito allo Stato un gettito che quest'anno ha raggiunto quasi i 2 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2005 del 25%.
 
TOLOTTI (V.PRES. COM. FIN): "IMPORTANTE L'EMERSIONE DEL SETTORE, MA IL PROCESSO NON DEVE ARRESTARSI"
 
dal nostro inviato a Rimini (a.c.) - Uno dei comuni punti di partenza negli incontri e nei convegni di Enada Primavera 2007, è stato rappresentato dalla consapevolezza, ormai largamente condivisa, della crescita del settore dei giochi in generale, ed in particolare del segmento legato agli apparecchi da intrattenimento. Nonostante i retaggi culturali e le problematiche concernenti l'illegalità, che hanno accompagnato la storia del comparto, l'approccio ideologico dell'attuale classe politica italiano è decisamente più aperto rispetto al passato. "Il gioco c'è - ha dichiarato nell'ambito del convegno Francesco Tolotti - e va gestito nel rispetto delle regole, ma soprattutto nella tutela dell'utente finale, che deve essere considerato com l'obiettivo finale. Una parte consistente del settore degli apparecchi da intrattenimento è emersa, ma il processo non deve assolutamente arrestarsi, anzi devono essere resi più efficaci i controlli dell'A ams a totale detrimento delle rimanenti sacche di illegalità. Ma il completamento del processo passa anche attraverso un ricnoscimento degli operatori".    
 
CONTE (VI COM. FINANZE): "AAMS INADEGUATA A SOSTENERE I VELOCI CAMBI DI DIREZIONE DEL MERCATO, RIPENSIAMOLA COME UN'AGENZIA"
 
dal nostro inviato a Rimini (a.c.) - Nel segmento degli apparecchi da intrattenimento la realtà ha mostrato, nel passato, un forte propensione all'illecito. Ma superata questa fase, oggi i temi legati al gioco che la politica affronta, sono riguardanti l'uso e le caratteristiche del Preu, il prelievo erariale unico. Resta da affrontare il problema dello sviluppo armonico dell'intero comparto: "Oggi non abbiamo un'Amministrazione in grado di stare al passo con i tempi - ha dichiarato Francesco Conte nel corso del convegno di Rimini - troppi, infatti sono i soggetti competenti nello stesso contesto, anche se credo che la confusione, sia da ascriversi ad un fatto meramente temporale. Un altro aspetto che dovrebbe essere tenuto nella dovuta considerazione - ha proseguito il parlamentare di F.I. - è legato all'eccesso di normative in assenza di una dinamicità dei controlli. L'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato dovrebbe essere ripen sata sul modello delle agenzie: ci vuole innazitutto capacità di recepire le veloci modifiche a cui va incontro il settore giochi, soprattuto quando queste novità provengono dall'Italia". Ma i problemi posti sul tappeto si allargano, come testimoniato dall'uso talvolta incauto, che la politica fa del settore giochi nell'ambito della Legge Finanziaria: in questa legge, ormai divenuta un mezzo "omnibus", i g iochi hanno spesso la funzione di versatili e temporanei "tappabuchi" per coprire adeguatamente alcune voci di spesa. 


 
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