La truffa de secolo Hong Kong: guardate come addormentavano i cavalli Buchi in pista sotto le gabbie, tubi che sparano dardi per addormentare gli avversari e favorire il cavallo che doveva vincere
MICHELE FERRANTE La stangata del secolo ha il sapore rustico di quella cinematografica del 1973, architettata da Robert Redford e Paul Newman per truffare il boss Lonngean, dopo aver dimostrato di potergli fornire cavalli «sicuri» su cui puntare, captati con qualche minuto di vantaggio dalle trasmissioni radio delle corse. A Hong Kong la finzione organizzata ad arte è diventata realtà, con l’ausilio di tecnologie dell’ultima generazione che sono un simbolo della regione amministrativa speciale della Cina. Lo scopo? La scommessa vincente senza rischio, ovviamente, realizzata attraverso la neutralizzazione degli avversari più forti del quadrupede designato come vincitore. FORI E TUBI Ha scoperto tutto ieri mattina un addetto alla manutenzione delle piste dell’ippodromo di Happy Valley, mastodontico gioiello di tecnologia e funzionalità incastonato nei grattaceli. Nel punto in cui solitamente vengono posizionate le gabbie di partenza del tracciato da 1200 metri, l’operaio ha notato in un primo tempo degli strani fori nel terreno, disposti trasversalmente rispetto allo sviluppo del tracciato ed equidistanti tra di essi. Lo stupore è arrivato dopo un’osservazione più attenta: ciascuno dei 12 fori conteneva infatti un tubetto metallico alto circa 20 centimetri. Ancora più in là un piccolo dardo. Immediato l’allarme, come la puzza di bruciato intorno alla faccenda, puntualmente confermata dalle prime indagini della polizia, che ha in breve ricostruito tutto. Ovvero la stangata tecnologica del terzo millennio, quasi certamente progettata dalle triadi (potentissime mafie cinesi) con l’aiuto di alcuni basisti. DARDI Secondo gli investigatori quei 12 tubetti entravano in azione nel momento in cui i 12 purosangue (numero massimo previsto) prendevano posto nelle gabbie di partenza. Ogni tubetto era stato posizionato sotto ciascuna dell gabbie e all’occorrenza sparava un dardo contenente una sostanza tranquillante, attraverso un impulso proveniente da un ricevitore wireless (senza fili) azionato a distanza in tutta tranquillità. SCOMMESSA SICURA La procedura permetteva così alla mafia di addormentare, e quindi di rendere inoffensivi, gli avversari troppo pericolosi, spingendo trionfalmente verso la vittoria il cavallo scelto prima della corsa e destinato a trasformarsi in una miniera d’oro: «La raffinatezza di questo sistema - ha dichiarato uno degli investigatori - sta nel fatto che i dardi sparati nella pancia dei poveri cavalli contenessero una modesta quantità di tranquillante, sufficiente però a rallentare il cavallo. In questo modo tutto filava liscio senza il minimo sospetto. Il dardo trovato è ora oggetto di un’analisi accurata, soprattutto per identificare la sostanza usata. Stiamo anche ispezionando a tappeto la pista, ma per il momento non abbiamo trovato altri fori ed altri tubi. Probabilmente i malavitosi amavano i velocisti. E non sappiamo neanche da quanto tempo la truffa andava avanti, sicuramente è stata perpetrata mercoledì. Una truffa da film, a pensarci bene più inverosimile del capolavoro di celluloide del 1973 e invece beffardamente vera. Come le enormi vincite realizzate dalle triadi.
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