Un purosangue ha compiuto ieri sulla selettiva pista milanese un salto di qualità
S. Siro scopre Pressing Un lungo volo vincente

SANDRO CEPPARULO MILANO
Roberto Feligioni ha 75 anni, nel 1961 ha i vinto il Merano in sella ad Aegior (proprio nel mezzo di una carriera importante da fantino d’ostacoli) e da 35 stagioni fa l’allenatore di galoppo. A volte emozionandosi davvero. Ieri a S. Siro gli è toccato per un cavallo che di nome e di fatto fa Pressing. Un 4 anni che l’anno scorso chiuse la stagione con il secondo posto nello Scheibler alle spalle di Sound of Desert, ma battendo cavalli stimati come Monachesi, Carobene e quello Storm Mountain secondo del Derby e che ieri faceva la sua attesa ricomparsa nella stessa corsa.
GRAN VOLO Ieri Pressing ha davvero volato e Storm Mountain non l’ha proprio visto in una corsa tirata via a ottima andatura da Fa a Mezz che l’ha in pratica lanciato. Del figlio di Soviet Star, vestito con l’antico nero e rosso della scuderia Zaro, è piaciuto l’allungo compostissimo e la potenza messa in campo. Il tutto ha fatto 5 lunghezze rifilate al secondo, Big Eyes, e quasi 10 a Storm Mountain.
FELICE Così Roberto Feligioni è l’uomo più felice del mondo. Ha trovato fra i 25 cavalli di scuderia un vero leader. «Credo che quella di Pressing sia stata una dimostrazione di forza concreta, palpabile. Lui aveva fatto un buon passaggio d’età fra i 2 e i 3 anni ma quello operato quest’inverno fra i 3 e i 4 è stato davvero vistoso. Fra noi gente del galoppo quando si vede un cavallo così si dice che è una pittura"
IL FUTURO E ora? L’immediato futuro di Pressing era già disegnato, ma quello che conta è quanto riuscirà a fare più avanti. «Correrà senz’altro l’Ambrosiano il 22 aprile a S. Siro ma fra due settimane potrebbe già essere in pista nell’Antonio Regoli. Lasciamo passare questi impegni per avere una conferma bella e chiara ma credo che ora sia maturo per tentativi di maggior livello, ovvero le corse di gruppo». «Nessuno — dice ancora Roberto Feligioni — si illude oltre, ma per quanto ha fatto vedere e per la scioltezza che ha mostrato alle corse di gruppo questo cavallo ci arriva facilmente».