MICHELE FERRANTE
urlin ha cambiato casa, allenatore, fantino e una parte dei suoi proprietari. Ma non il devastante modo di vincere le corse, che lo ha trasformato in un titolo ad altissimo rendimento e in un potenziale grande sogno, di quelli che solo il galoppo americano sa confezionare.
3,5 MILIONI Quanto valeva quel sauro debuttante, il 3 febbraio scorso a Miami, davanti alle gabbie di partenza di una corsa come tante sui 1400 metri di Gulfstream Park? In teoria zero, come le corse disputate. Se avesse concluso ultimo staccato la sua avventura sarebbe di fatto terminata sulla sabbia della Florida. Invece il fantino Rafael Bei arano si trovò a pilotare una furia scatenata, da quasi 13 lunghezze sul secondo arrivato con la 34enne allenatrice Helen Pitts estasiata in tribuna assieme ai proprietari Shirley Cunningham e Bill Gallion, che avevano pagato quel bolide figlio di Smart Strike (tasso di monta 75.000 dollari) solo 57.000 dollari da yearling (18 mesi) alle aste di Keeneland.Qualche giorno più tardi si presentarono a Miami Jess Jackson, Satish Sanan e George Bolton, gente che muove decine di milioni di dollari ogni anno per comprare cavalli. Ne misero sul piatto 3,5, lasciarono una quota a Cunningham e Gallion, entrarono in possesso di Curlin e lo trasferirono immediatamente a New Orleans nelle scuderie dell'allenatore Steve Asmussen, lasciando con un palmo di naso la povera Helen Pitts.
7 MILIONI Poi il silenzio. Oltre un mese fino alla seconda puntata, questa volta sulla pista di Oaklawn Park a Hot Springs, Arkansas. Il primo vero grande esame per Curlin, nelle Rebel Stakes di gruppo 3 (300.000 dollari in palio) contro avversari veri e non le sospette lumache stracciate a Miami.
In sella Robby Albarado, in pista il solito Curlin, a centro gruppo fino all'imbocco della curva conclusiva e poi in devastante percussione conclusa con oltre 5 lunghezze davanti a Officer Rocket.
«Non lo venderei neanche per il doppio di quanto lo abbiamo pagato» ha esclamato uno dei tre neo comproprietari di Curlin, fissando a sette milioni la nuova valutazione di quel gioiello, ora lanciato alla caccia del sogno più grande del galoppo a stelle e strisce.
SOGNO DERBY Un sogno chiamato Kentucky Derby, la prima tappa della Triplice Corona violata l'ultima volta nel 1978 (Affirmed) e poi diventata maledetta, con nove assalti falliti all'ultimo atto di Belmont Park (New York). Più il drammatico infortunio subito lo scorso anno da Barbaro a Baltimora, dopo la partenza delle Preakness Stakes, la seconda puntata del favoloso trittico.Quella terribile frattura a un posteriore ha portato Barbaro alla dolce morte dopo otto mesi di lotta, ma un minuto dopo aver dominato il Kentucky Derby il campione dei coniugi Jacksonvaleva 30 milioni di dollari in virtù di un prospetto stalloniero già assicurato dal trionfo nella corsa più amata e più ambita dagli uomini di cavalli americani. 5 maggio la data: Curlin ci sarà.
CIASCUNA DELLE 18 LUNGHEZZE SUI SECONDI «VALE» 388.000 DOLLARI
Quasi 13 nella prima corsa, poco più di 5 nella seconda. Sono in totale 18 le lunghezze inflitte da Curlin ai secondi arrivati in 2 corse. Se il sauro vale 7 milioni, ciascuna delle 18 lunghezze (2,5 m) ha un peso di 388.000 dollari.
Argomento: Ippica: cronaca |
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