CAMPANIA: CATEGORIE IPPICHE IN VENDITA

Le categorie, con in testa l’UNAGT, si battono per riqualificarsi in seno all’UNIRE, dalla quale sono stati estromesse negli ultimi anni di sciagurata gestione. Faticosamente, dopo aver avuto il merito di cacciare via il segretario generale che aveva affossato l’ippica, sono tornate intorno al tavolo dell’ Ente per rimettere in discussione tutta l’organizzazione, e soprattutto per essere rese partecipi delle decisioni che possono incidere sul futuro. Non mancano ancora motivi di doglianza e di contrasto con il Commissario Melzi, ancorché la sua nomina sia stata appoggiata dalle categorie stesse: ma piano piano prende corpo la collaborazione tra tutte le componenti ippiche e l’Ente. Difficile, dicevamo, molto delicata anche se le rappresentanze sono di portata nazionale. Tutti, secondo noi, dovrebbero collaborare sia materialmente, sia mostrando unità di intenti, ognuno disposto a sacrificare un po’ del proprio orticello per una visione d’insieme che alla lunga risulterà produttiva anche per le singole componenti.

         Ebbene c’è qualcuno che si ostina a non voler capire, ancora si cerca di tirare l’acqua ai piccoli mulini, con la speranza di poter riottenere quei privilegi persi che hanno affossato l’ippica.    

A Napoli il gruppo degli ex-Panzironiani si inventa una specie di secessionismo: si vuol far credere che con la riesumazione di un personaggio, che già è stato ai vertici dell’organizzazione ippica (commissario dell’ex ENCAT), di poter incidere laddove è già difficoltoso aver peso con organizzazioni di livello nazionale. E si inducono alcuni guidatori a sborsare un po’ di quattrini per pagare i servigi di quest’avvocato che promette di sanare i guai della Campania con una bacchetta magica. Che poi si ispiri ippicamente a chi lo propose allora, digiuno completamente di ippica, e che lo ripropone ora sperando sempre in un appoggio per sostituire quello perso con l’allontanamento del segretario generale, non importa a nessuno (?). Che abbia l’appoggio e l’avallo di Ippodromi & Città, come dimostra la presenza “ufficiale” di un suo rappresentante alla riunione del 22, conta poco (?). Che sia ospitato nella sede dell’associazione che per anni ha appoggiato Panzironi e la sua distruttiva politica non fa testo (?).

         Quello che dispiace che ancora una volta si profitti dell’ingenuità di persone che in buona fede si affidano a chi se li è già venduti una volta.