Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Lo Sportsman: Progetto Allevatori (8.3.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 9/3/2007
Letto 745 volte
Dimensioni 16.11 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

Progetto
Allevatori
Bezzera & Brischetto e il piano Melzi

MARCO TRENTINI
Il punto di vista degli allevatori, la Categoria che più di ogni altra è al centro del sistema. Per la sua forza, per il fatto d essere quella piu legata all’agricoltura, per un ruolo che spesso diventa anche quello di proprietario Isabella Bezzera e Roberto Brischetto sono i due Presidenti di Anact e Anac le due associazion storiche. Sono presidenti appassionati e allo stesso tempo conoscitori del sistema in molte delle sue componenti. Presidenti che hanno anche idee nuove, che guardano a questo momento di difficoltà con la gusta preoccupazione e il corretto spirito critico ma anche con quella progettualità che è necessaria per guardare al futuro.
«Credo che Guido Melzi sia la persona che pìu di ogni altro possa davvero far uscire il settore dallo stato di crisi perenne nel quale si trova. Come ci ha detto piu di una vota il progetto è pronto e quello che noi vogliamo è che questo progetto diventi operativo. Continuo a sostenere che il settore ha bisogno di qualità e imprenditorialità e che noi allevatori abbiamo dimostrato sempre di puntare a entrambe. Oggi è giunto il momento in cui questi fattori vadano valorizzati e diventino davvero degli obiettivi, a di la di quelle affermazioni di principio che lasciano il tempo che trovano» dice lsabella Bezzera, alla quale si affianca immediatamente Roberto Brischetto. «Ci sono principi fondamentali sui quali si basa il nostro settore. Ripeto i due punti citati da Isabella e aggiungo regole tecnica e sogno. Ecco su questo deve basarsi l’ippica E su questo siamo in linea con quello che dice Melzi. Anche se questa sintonia non vuol dire firmare una cambiale in bianco. Perché sono diversi i punti su cui vorrei intervenire, a cominciare da quello delle iscrizioni oggi "cancellate", che mi trova in totale disaccordo con i provvedimenti adottati dal Commissario e con la finalità del progetto stesso, che è quella di premiare la qualità. Quello che comunque mi preme di pù è dire che non sono piu disposto ad aspettare oltre. Che chiedo fatti concreti per dimostrare che il progetto di rilancio è reale. Abbiamo dimostrato di essere d’accordo sulle linee d'intervento, ora è il tempo dì metterle in pratica. Si deve trattare di giorni, non di settimane o di mesi perche il tempo è nostro nemico».
Tecnica e qualità
non solo parole
Progetti e provvedimenti di cui il settore ha bisogno per uscire da una fase d’ impasse pressoché totale «Per quanto riguarda galoppo c’è stato un segnale che ritengo importante e del quale sono felicissima spiega la Bezzera. E mi riferisco alla nomina del gruppo di esperti. Sono persone di altissimo livello, rappresentative e con ampie conoscenze di quello che serve al settore. Serve una svolta in senso tecnico, una progettualità che noi allevatori chiediamo da tempo e che non abbiamo mai visto. La tecnica è alla base di tutto ed è stata purtroppo abbandonata tempo fa Ricordo che Unire significa Unione Nazionale incremento Razze Equine e che in questo nome ci sono le finalità dell'Ente che sono quelle di "incremento” in senso qualitativo. Non solo quelle di incremento delle scommesse. Ecco, per una volta bisogna ritornare all'assioma che dice che le scommesse sono il mezzo per l'incremento dell‘ippica, non il fine. Sembrerà banale ma è il punto di partenza».
«Sottolineo il termine “incremento” interviene Brischetto specificando che si deve trattare di aumento della qualità non della quantità. Purtroppo leggendo i dati da voi pubblicati si vede benissimo come unico aumento sia stato quello relativo al numero delle corse. E siccome negli stessi anni il montepremi è diminuito o al massimo è rimasto uguale si è arrivati al punto di correre per pochi spiccioli, con conseguenze devastanti per l'intero settore. Oggi c'è una grande fascia di cavalli che non arriva a 3.000 euro di somme vinte in una anno e che non sono produttivi né per i loro proprietari, ne per il sistema. E in più premi bassi costringono a correre spesso per far quadrare i conti. Insomma un quadro del tutto sbagliato».
Tanti piccoli
ma grandi target
Il discorso "qualità" suscita spesso critiche, perchè questo obiettivo sembra favorire solo grossi complessi «Chiariamo una volta per tutte risponde la presidente Anac - Quando si parla di piccoli allevatori o propretari si equivoca spesso. Il piccolo allevatore con un paio di fattrici, ma anche il proprietario che lavora guardando alla qualità è la spina dorsale dell'ippica non sono in ltalia ma anche in tutta Europa. Diverso è il discorso relativo a chi pensa in piccolo. Ebbene ben vengano i piccoli che pensano in grande ma non quelli di grandi o piccole dimenzini , che pensano in piccolo» «Sono perfettamente daccordo replica Brischetto. Serve chiarezza su questo punto perché spesso certe parole vengono strumentalizzate. Dico chiaramente che se ci fossero le risorse, servirebbe un piano di enucleazione per togliere dal circuito 3.000 cavalli del trotto. E che è giunto il momento di prendere decisioni, di governare insomma. Siamo arrivati al punto che per salvare un unghia stiamo mandando in cancrena l'intero sistema. E quindi rischiamo piano piano di perdere pezzi. Vorrei far capire che quello di cui parlavamo prima ovvero qualità e imprenditorialità, è il motore che trascina tutto il sistema. Che se questo motore rallenta è tutto il resto a risentirne maggiormente. E che quindi chi è maggiormente a rischio sono le fasce più deboli per le quali la situazione attuale di sussistenza equivale a una morte certa. Se invece si rilancia l’intero settore partendo dalla testa, tutto il comparto prende velocità e ne possono guadagnare tutti ».
Ricavi e spese
da rivedere

Il momento economico è difficile e il 2007 è un anno indubbiamente nel quale ci sono sacrifici per tutti «A ottobre si parlava di un meno 30%, poi a dicembre abbiamo saputo che il taglio sarebbe stato del 10-12% circa. Noi allevatori avremo le provvidenze a 21 milioni di euro fra trotto e galoppo contro i 25 (più due per il sella) dello scorso anno. E un taglio pesante e non smetteremo certo di chiedere al Ministro di darci una mano per limitare al massimo i sacrifici. Ma quello che più conta è che questo calo può essere anche sopportato ma solo a fronte di provvedimenti concreti per il rilancio, che per il futuro possono anche volere dire abbandonare una volta per tutti la residualità del montepremi, ovvero quella spada di Damocle che ogni anno pende sulla nostra testa. Ho apprezzato parecchio le parole di Melzi sulla nuova rete di vendita e sulle possibilita che da essa deriveranno, ma bisogna andare anche oltre. Perché bisogna riformare il prodotto, anche rendendolo più competitivo e appetibile dai giocatori attraverso una percentuale di remunerazione maggiore, e bisogna prima di tutto promuoverlo. Ecco, la richiesta che faremo ai Monopoli è quella di una campagna promozionale forte, che non si limiti alla scommessa fine a se stessa, ma a tutto quello che è il settore, che presenta un indotto di dimensioni notevoli. Si pensi solo a quello che in termini di lavoro e di fatturato produce un allevamento» afferma Isabella Bezzera. «Mi arrabbio tantissimo interviene Brischetto quando vedo le cifre proposte dai bilanci dell'Unire. Quando vedo che a noi Categorie che produciamo cavalli e lo spettacolo spetta una fetta del bilancio comunque paragonabile a quella delle spese per l'Unire o ai finanziamenti agli ippodromi. C'è un sistema che è sbagliato: se si deve premiare la qualità e imprenditorialità che questo sia per tutti e non solo per noi. Parlo di tutte le altre componenti, che evidentemente hanno lavorato (sono i numeri a dirlo) peggio di noi ma non avranno decurtazioni. Parlo di ippodromi che fanno schifo, di un Ente che non funziona assolutamente. E allora lottiamo quanto possibìle per questo 2007, ma soprattutto per avere un obiettivo che sia quello di riforme strutturali, questo è ciò che chiedo in maniera dura a Guido Melzi: bisogna partire, governare insomma. A oggi nuila è pervenuto. Dico anche che non accetteremo tagli se a qualcun altro verranno dati soldi in piu».
Un sistema
complesso e unito
Ripensare il sistema. Una frase che contiene le due parole fondamentali «Bisogna considerare l'ippica un sistema continua Brischetto -. E chiudere una vo[ta per tutte con l‘andazzo dl considerare intoccabili tutti i privilegi e con la tutel
a indiscriminata degli interessi di chiunque. È chiaro, ed è magari brutto magari dirlo, che un processo di ristrutturazione costerà qualcosa a tutti e magari a qualcuno più che ad altri. Ma rimanere in questa situazione sarebbe un suicidio collettivo. C'è una programmazione da cambiare completamente (dovrebbero partire esperimenti con un programma per condizionate) un calendaro da rifare praticamente ex novo, una televisione che costa tanto e propone un prodotto pessimo Sono d'accordo con quanto propone Melzi e anzi vado oltre, con l’istituzione di ‘bacini’ che comprendono diversi ippodromi da considerare in termini di calendario e programmazione ordinaria come uno solo. Da parte nostra la richiesta è quella di puntare in alto, sulla qualità e sullo spettacolo, su un prodotto che insomma possa davvero tornare a piacere anche al pubblico e agli scommettitori. D’altronde abbiamo visto che la strada seguita fino ad oggi porta solo allo sfascio». «Il galoppo aggiunge Bezzera ha presentato una rchiesta a Melz ne l’ultimo confronto “diretto’ All unani mità è stato ch’esto di ridurre numero delle corse in modo da contenere I calo de montepremi Po ho vsto che ne vari comunicau non se n’è pru accen nato, ma questo è un provved mento che Melz ha sempre detto d voler attuare e che c trova tutt d accordo. cosa aspett amo a farlo’ Servirebbe per tamponare l’emergenza e per com n ciare que processo d ristrutturazione che po pottrebbe andare a regime ne 2008’>. «Anche da parte nostra replica Bnschetto c’è pieno e totale accordo su a d m nuz one del numero de le cnr se Oggi vediamo uno spettacolo spesso pess mo, con corse brutte, dai premi mmm e scontate, I tagl o è md spen sabi e, con come e obb gator o r portare certe somme al mon:eprem Dl sresutto è ora anche di finirla con il tabù del e corse estere: se servono e rendono e s uti izzi e basta. Bisogna avere la forza di prendere provvediment decisi: non s possono tare e corse solo per far aprre q i ippodrom o per dare assistenza a q»alcuno’.
I costi enormi
dei ritardi
Allevator’ decisi p’ù che msf ad andare avant. Anz se cà una critica verso il Comrnissar oe quella di non aver ancora fatto partire i progetto annunc’ato,,, «E sogna agire n fretta, perché oggi i sistema non funzona le parole dì Isabel a Bezzera . E vogfo evidenziare qua che aspetto mportante. I prmo, che c r guarda direttamente è quello delle provv denze Innanzitutto c sono ritard mostruosi ne’ pagament (non abbiamo ancora rcevuto que le del 2006) e poi v sto che i piano attuale scade a fine anno dico che bisogna far presto per progettare nuovo, allora ci s metta sub’to a lavorare, nsmeme al gruppo tecn co, per arrvare a una de finzione pma della »ne de’anno. I secondo e que lodi ridare funziona ità a un Ente ingessato. avete mai provato a eh edere un I bretto o ad aver bisogno di qualcuno a ‘Unire? Inf ne se con t nuamo a cc are i grandi premi e a pagare in ritardo I processo d calo del rat nq del e nostre prove e ou sarà ne vitabile con conseguenze drammati che». «I pagamenti de prem conferma Brischetto sono in ritardo d quattro mesi e per qua cuno puo essere un grave problema Ch’ ha a poss b ità può essere fnanziato da sistema credtzio, qI altr’ devono a loro vota ritardare i pagament, innescando una spirale mol to pericolosa. Anche le nostre prov v denze sono n scadenza e per tutt gli levator sono necessar e certezze per I
a futuro».
Emergenza
doping
Capitolo dopìng, un’emergenza anche per g al evator, «Il problema del dop ng è di enorme portata sottoLinea a presidente degli a levator del galoppo
Il pnmo passo è quel o del a cert ficaz one de aboratorio che dia una certezza a ch e sotto esame, poi è obbl gatono dare notiz a deg i eventuali fatti di doping speccando tutto, facencio nomi e cognomi. Oggi non sap p amo nul a e paradossalmente chiunque potrebbe affidars’ a uno stai one o acquistare un prodotto di una fattrce pensando che sia un vincitore d una corsa importante senza sapere che ma gari è stato d stanziato per doping. No, serve ch’arezza e basta, a pr vacy è una barzel etta». «Que lo de dop ng e de la
giustiz a sportva è uno de prob cmi più gross su tappeto, Sono d’accordo con que lo che ha detto sabel a Bezzera e nlarc’o anco’a, cb edendo ci ristn,t turare comp etamente un compartO creato con Poi ev denti e che oggi s mette in mostra per il suo mancato funzionamento. Abbiamo in sospeso casi semp ci da anni e nessuna tra sparenza, con cost incredibi ».
Partenza
immediata

La r’ch esta è comune discontir’iu tè decisa e partenza quasi immediata. «Da parte mia sono molto preoccupato, non tanto per quello che succederà questanno ma per quello che potrebbe accadere se tutto ‘i progetto di Mezi non partirà alla sveta. Come potremo arrivare a le Aste di settembre se per allora non ci sara tutto defin’to? Giustamente nessuno, e noi per primi, se a sentirebbe d’‘nvest’re e quindi I sistema avrebbe un caio comp est vo impres sionante». «Per ‘I galoppo c’è stato un preciso segna e con a creazione del gruppodiespert,con lqualeMelz ciba mostrato che ‘ntende riportare ‘atten zione sulla tecnica. Un altro segnale era contenuto nell’ ntervista, quando si parava di controll di qua tè e congru tè per gI ppodrom e ‘n generale per tutt. Credo che anche le convenzion’ siglate lo scorso anno non s’ano perfette, ma anz che abb’amo b’sogno d qualche ripersame”to».
Isabella Bezzera e Roberto Brischetto sono pront a sottoscrivere un progetto che può portare al rilancio attraverso una profonda ristrutturazione. Ognuno con e sue prerogative, con i confronto galoppo trotto, ma con una conta pevolezza importante, que la di trovars’ entramb’ in un sistema un co. «Perché una manciata d mil’oni per tamponare l’emergenza non servirebbe a nulla se non si arrivasse a cambiare il modo ci’ agire. - d’ce convinto Brischetto -. Di c’amo un uLtima cosa, una vota per tutte, I sistema Alemanno è stato fai ‘mentare i soid’ che sono stat’ elargit asettore non sono serviti all’ipp ca, ma ad aumentare le spese de l’Ente, che neg i ultimi anni sono creso i.ite di 40 mi ioni ci’ euro. E sappiamo benissimo come sono stati ‘mp egat quei sold’, in strutture che oggi pesano sulle spalle del I’ pp ca e non producono certo. Questo è i risultato dì un’entrata a gamba tesa della poi oca ne nostro settore>. «Assolutamente d’accordo prosegue sa- bella Bezzera . I progetto ogg’ c è e va reso operativo senza guardare md etro. E ne momento in cu’ il r lancio sarà una rea tè proventi dovranno rtornare a premiare ch ha dovuto soffr re. Pensando Pn da ora a un provvedimento per cui iL montepremi non debba più essere l’ultima voce di una unga I sta di spese Per darci fina mente que le certezze che ci spettano e che oggi pre miano soo gli assuntori d’ scommesse, gli ippodrom e a struttura elefant aca de l’Unire», La necessità di un cambamento radica e, immediato e profondo, è stata penamente compresa dai due pres’denti deg i allevator. Un cambiamento che ovviamente troverà res stenze fort e che non sarà facile attuare, Ma che oggi non è più procrastinabile pena i traco o completo del settore, I s stema va r’pensato nei suo complesso, non serr p icemente ristil zzato, «E senza fer mars’ per non r sch are d far perdere qua cosa a qua cuno. La Fiat si è rilanciata solo cambiando prodotto, faccia e metodo di ag’re... Aitriment’ sa rebbe qià fallita».


 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&