Scommesse e Tris due mesi in rosso. Prospettive incerte Non è certamente un momento felice per le scommesse ippiche. C’è da registrare una contrazone evidente delle giocate nei primi due mesi del 2007 e la situazone di incertezza che si è protratta negli ultimi mesi alla guida dell’Unire, che ha impedito interventi progettuali importanti sicuramente non ha giovato. In numeri, le scommesse da agenza con vincente e accoppiata segnano un preoccupante meno 2,8%, mentre la Tris con due eventi in pù perde oltre 12 punti percentuali rispetto al analogo periodo dell'anno precedente. In positivo, in termini assoluti, Quarté e Quinté, ma si tratta un confronto fra dati non omogenei, visto che quest’anno il numero degli eventi è più che raddoppiato. C’è inoltre qualche incertezza sull'attivazione in tempo utile dei nuovi punti vendita previsti dal recente bando. Secondo quanto raccolto presso i tre provider, è assai probabile che Sisal e Lottomatica riescano a mettere in campo i propri network nei tempi previsti, mentre Snai potrebbe impiegare qualche settimana in pù per attivare i 3900 punti vendita acquisiti.
Sui 10.000 punti previsti dai nuovo bando ne sono stati assegnati in totale 8.065 di cui 290 necozi e 7.775 corner Cifre preoccupanti in attesa dello sviluppo Nicola Tani Le scommesse ippiche rischiano il crac nel giro di pochi mesi? Forse no, ma la prospettva di un calo del movmento è quanto mai attuale. Vediamo perché: partendo dai numeri certi, la raccolta complessiva dei giochi su base ippica nel prospetto che nelle settimane scorse Aams ha diffuso relativamente al 2006 - racconta una realtà abbastanza deprimente, con un calo tutto sommato ridotto (solo l’1,8%) nel confronto tra 2003 e 2005 ma che contrasta con i dati molto positivi dell’intero comparto, in netta e impetuosa crescita. La situazone di incertezza che si è protratta negli ultimi mesi alla guida dell'Unire, tra l’altro, impedisce in questa fase interventi progettuali importanti e non resta quindi che assistere impotenti alla nuova contrazione delle giocate anche nei primi due rnesi del 2007: le scommesse da agenza con vincente e accoppiata segnano un preoccupante meno 2,8%, mentre la Tris - con due event in più - perde oltre 12 punti percentuali rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Poca soddisfazione, un po per numeri ancora piccoli e un pò per la crisi dei prodotti principali, regalano i numeri assoluti di quarté (+67%) e quinté (+176%), che comunque presentano dati non corfrontabili, visto che per il Quarté si tratta di 34 eventi contro 16 e per il Quinté di 17 contro 5. Insomma, le previsioni tendono al brutto e, purtroppo, non sembra finita qui. Il bando di gara Aams, attraverso il quale l‘Amministrazione dei Monopoli di Stato ha dato applicazione al decreto Bersani sulle liberalizzazioni della scorsa estate, ha infatti avuto un esito positivo, sotto certi aspetti, ma ancora da valutare su altri. Partiamo dalle assegnazioni per dire che - su un totale di 10.000 diritti ippici (500 agenzie e 9500 corner) in palio - ne sono stati aggudicati in totale 8.055, di cui 290 negozi e 7.775 corner. Per quanto concerne l'ippica, dunque, non sono stati aggiudicati 1.935 diritti: 2iC negoz’ e 1,725 punti. Ottomila punti operative sul territorio possono essere molti - per chi sostiene che anche una rete ridotta può funzionare a patto che sia “professionale" - o molto, molto pochi, in particolare rispetto alla capillarità dell'attuale sistema di accettazione. Secondo una recente interrogazione parlamentare del senatore Giorgo Benvenuto, presidente della Commissone Finanze, i punti vendita "dispersi” nell’operazione di riordino sarebbero tra gli 8 e i 9 mila: un dato che preoccupa, perché certamente avrà dei riflessi negativi sull’entità della raccolta a partire dal primo luglio. Il giorno prima vale a dire il 30 giugno, infatti, scadono le concessioni affidate da Aams a Sisal, Snai e Lottomatica che comprendono - oltre ai concorsi pronostici sul calcio anche la raccolta delle scommesse sull'ippica nazionale e la Tris, dal primo Luglio, via libera al nuovo mercato, peraltro sempre dominato da Snai (poco meno di 3900 punti tra agenze e corner), Sisal (otre 3100) e Lottomatca (500): nessuno dei competitori stranieri - su tutti lntralot, Coral Eurobet, Ladbrokes e William Hill - che hanno fatto il loro ingresso in Italia ha infatti puntato più di tanto sul prodotto- ippica, preferendo di gran lunga le scommesse sportive e il goco on-line. E anche questo è probabilmente un elemento sul quale i nuovi vertici del mondo ippico devono interrogarsi , oltre ad avviare immediatamente un confronto con Aams - che su questo fronte si è sempre dimostrata estremamente disponibile - per rivedere, eventualmente, alcuni degli interventi effettuati negli ultimi anni. Il Governo, recentemente, ha spiegato - attraverso una risposta fornita in Parlamento dal sottosegretario all' Economia Alfiero Grandi - di aver varato il piano di riordino nella prospettiva di un progressivo allineamento della normativa di dritto interno ai principi comunitari in materia di concessioni per l’esercizio dei giochi, con l’obiettivo primario di aumentare le garanzie di affidabilità e solvibilità delle imprese titolari”. A proposito dei possibili danni (anche occupazionali) all’attività di migliaia di piccole aziende del settore, Grandi ha anche affermato che anche le ricevitorie potevano partecipare, anche in associazione con altri soggetti, alle gare pubbliche mantenendo o addirittura incrementando i punti di vendta a loro disposizione ed il portafoglio dei giochi da offrire agli utenti, ed avvalendosi quini di una più strategica dislocazione sul territoro nazionale e di una più razionale e moderna regolamentazione della loro attvità”. Tutto ciò, a posteriori si può ormai dire non è avvenuto: solo i grandi gruppi (italiani) hanno scommesso davvero sull’ippica e ora il comparto deve sperare che tutti e tre - Snai, Sisal e Lottomatica - riescano davvero ad avviare la propria rete nei tempi previsti, superando lungaggini burocratiche e problemi tecnici. Secondo quanto raccolto presso i tre provider, è assai probabile che Sisal e Lottomatica riescano a mettere in campo i propri network nei tempi previsti, mentre Snai potrebbe impiegare qualche settimana in più per attivare i 3900 punti vendita acquisiti. L’alternativa ad un rapido start-up è, quasi certamente, una contrazione sostanziosa degli incassi e, indirettamente, del finanziamento all’intero settore ippico. Sullo sfondo, intanto, l’intera industria europea del betting è in fibrillazione in attesa della sentenza, prevista per martedi prossimo, della Corte di Giustizia sul caso-Placanica: supremi giudici europei saranno chiamati a stabilire la conformità della normativa italiana in materia di scommesse - in particolare la legge penale e le autorizzazioni di polizia necessarie per l’esercizio di tale attività - con i principi comunitari di libera prestazione dei servizi e libertà di stabilmento. In caso di decisione negativa per l‘Italia, si aprirebbe un possibile fronte legale che vedrebbe - sulla carta - avvantaggiati quegli operatori esteri decisi a operare nel nostro paese senza autorizzazioni e (of course) senza il versamento delle tasse sugli incassi.
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