RIMBOCCARSI LE MANICHE E DIMOSTRARE DI SAPER FARE
Ci siamo. Panzironi va via, con sua e nostra soddisfazione, ma ora bisogna dimostrare di saper costruire un’ippica migliore. Quattro anni all’opposizione, contro una politica di sfascio, un iter difficile perché il sullodato segretario generale e padrone assoluto del vapore UNIRE era riuscito a farsi scudo di alcune categorie che l’hanno difeso ed appoggiato in cambio di piccoli, miserabili favori. E purtroppo, mentre i dirigenti di tali associazioni vivevano bene, gettavano fumo negli occhi dei loro associati, che non si accorgevano del progressivo disfacimento dell’ippica. E’ antipatico vantare i propri meriti, ma si deve dire che l’opposizione, guidata dall’UNAGT, è stata caparbia, ostinata, una goccia che continuamente cadeva sulla pietra: ed il riscontro puntuale delle proprie affermazioni, le sottolineature delle irregolarità amministrative, hanno pian piano prodotto l’effetto di far aprire gli occhi anche ai più creduloni ed ingenui. Spariti i paladini del Panzironi - pensiero, alcuni per mancanza di foraggiamento dall’alto, altri spazzati via democraticamente dai propri associati, occorre ora rimboccarsi le maniche e rifondare l’ippica e, di conseguenza, l’UNIRE. Guido Melzi d’Eril deve lavorare con una squadra nuova, deve coagulare intorno a se coloro che hanno dimostrato negli anni la propria competenza ippica e, soprattutto, la loro specchiata onestà. Gli ippici, insomma, debbono riprendersi l’ippica. Sacrifici per tutti, perché la situazione è tragica: rinuncia ai privilegi, annientamento dei corporativismi e delle lobby: intenda chi vuole. Queste le linee generali. Torneremo per i particolari sull’argomento, e non ci faremo certo degli amici..