Aversa, porte aperte

Le Categorie danno il pieno appoggio al progetto Melzi: partenti la mattina delle corse
MARCO TRENTINI
Aversa riaprirà alle corse sabato 24 febbraio, in occasione del Gran Premio Adriano Andriani, con parecchie novità all’interno dell'ippodrorno e la dichiarazione dei partenti che verrà effettuata, in via eccezionale, alle 8.30 della giornata stessa. L’inizo delle corse è fissato per le 15.30 e gli intervalli sono fissati in 25 minuti. La decisione è stata presa nell’incontro effettuato ieri all’Unire al quale hanno partecipato tutti i rappresentanti delle categorie coinvolte con grande soddisfazione da parte di tutti i presenti. «Il Commissario Guido Melzi ha presentato il piano che avevamo chiesto e devo dire che siamo molto soddisfatti dei provvedimenti proposti. Rimane solo un piccolo dubbio legato alla dichiarazione dei partenti da effettuare alle 8.30 del mattino stesso delle corse, che crea problemi a quelli che vengono da più lontano, ma credo che trattandosi di un provvedimento straordinario e transitorio possa essere accettato" le parole di Francesco Gragnaniello, presidente Upt che ha seguito da vicino tutta la vicenda. Tutti noi, compresa la Saita, abbiamo dato il nostro appoggio al progetto, che prevede interventi importanti. È una possibilità in più che viene data al trotto di Aversa. Sperando che l’occasione non venga buttata al vento e che non si ripropongano problemi che, evidentemente costringerebbero tutti a prendere provvedimenti dolorosi» conclude Gragnaniello, portavoce delle Categorie del trotto che poi in serata hanno emesso un comunicato congiunto sottolineando come “Il piano predisposto dal Commissario Unire, Guido Melzi, in collaborazione con il gruppo Carabinieri dei Mipaf sembra -contrariamente all’indifferenza del passato - offrire elementi tali da garantire la regolarità delle operazioni connesse allo svolgimento delle corse di Aversa, e prendono atto di una discontinuità, capace di esprimere un comune percorso tra Istituzioni e Categorie ippiche, teso alla ristrutturazione di un settore che racchiude ancora, nonostante tutto, potenzialità economiche e culturali notevoli”.
Il piano per Aversa è articolato e blinda in ogni modo possibile l’ippodromo in modo da evitare i condizionamenti avvenuti nel periodo precedente la chiusura. In particolare verrà messa in atto una procedura di controllo degli accessi che prevede l’accertamento dei titoli d’ingresso alle scuderie (proprietari, allenatori ( e guidatori), mediante interrogazione al sistema telematico dell’Unire. Anche gli artieri, per entrare nelle scuderie, dovranno esibire una tessera con fotografia indicante le generalità e il nome dell’allenatore presso cui lavora. Verrà tenuto un elenco delle persone che accedono alle scuderie, che dovrano consegnare anche una fotocopia del documento d’identità.
I cavalli dichiarati partenti dovranno essere presenti nell’area delle scuderie un’ora prima dell’inizio ufficiale della giornata, pena l’esclusione dalla corsa e l’area d’isolamento che verrà approntata prevede una recinzione atta 2,2 metri, un unico varco d’ingresso e un impianto di ripresa a circuito chiuso per monitorare e registrare i movimenti delle persone. Al recinto potranno accedere solo i componenti la direzione delle corse, i veterinari e gli ispettori antidoping incaricati dall’Unire e il personale messo a disposizione della Società ritenuto necessario dal Presidente di Giuria. Per quanto riguarda artieri, allenatori e guidatori i nominativi degli aventi diritto devono essere comunicati entro le ore 13 e devono comunque portare in modo visibile il pass rilasciato all’inizio della giornata. Per tutto il settore delle scuderie ci sarà il divieto assoluto di utilizzare telefoni cellulari e il loro utilizzo porterà all’allontanamento immediato e a provvedimenti disciplinari.
Si chiude quindi in maniera positiva il caso Aversa. Con un indubbio successo del Commissario: una prima svolta, piccola e importante per un settore che ha bisogno urgente di altro.