Aversa stop ad oltranza
La riunione di ieri pomeriggio all’Unire sul caso Aversa, alla quale hanno partecipato tutte le Categorie e i rappresentanti delle istituzioni non sembra aver sortito un risultato immediato, in quanto le Categorie hanno detto no alla ripresa dell’attività al Cirigliano. E dopo che al mattino non erano stati dichiarati i partenti per il convegno di sabato, e per quello di venerdì a Napoli, nel tardo pomeriggio, con un comunicato firmato dai presidenti Upt, Unagt e Anagt (Francesco Gragnianiello, Maurizio Mattii e Gabriele Baldi) e dai delegati campani di Unagt, Anagt, Anact e Federnat (Giuseppe Palomba, Emilio Migliaccio, Antonio Diana e Andrea Masella), gli operatori hanno proclamato l’astensione dalle dichiarazioni dei partenti delle riunioni di Aversa sino al ripristino delle condizioni di normalità”. Una presa di posizione ferma e decisa, motivata dal fatto che le condizioni per partecipare alle corse ad Aversa, in un clima nel quale il rischio dell’incolumità personale è costante, rimangono insostenibili, e che l’Unire nell’odierna riunione non è stata in grado di predisporre un piano che garantisca un regolare svolgimento delle corse. «Lo scopo dell’Unire non è quello di chiudere gli ippodromi, ma allo stesso tempo noi dobbiamo garantire la sicurezza degli operatori e soprattutto la regolarità e la trasparenza delle corse, per offrire un prodotto al di sopra di ogni sospetto agli scommettitori» le parole del Commissario Unire Guido Melzi al termine della riunione di ieri «È stata una riunione interessante e costruttiva - prosegue Melzi -, nella quale sono state presentate anche delle ottime idee che potrebbero essere applicate. Ci sono alcuni provvedimenti che possono essere adottati subito e altri per i quali invece serve tempo. C’è insomma pronto un piano di controllo, che coinvolge la Società, le forze dell’ordine, che oggi erano rappresentate dal colonnello Pasquale Muggeo, e Sogei, che può essere adottato. Spetta alle Categorie decidere se le garanzie prospettate oggi sono sufficienti a riprendere le corse». La risposta per ora è negativa, ma con una porta comunque aperta. «Ringrazio il Commissario per aver convocato prontamente questo incontro. Ma per ora riteniamo che non ci siano le garanzie per riprendere l’attività ad Aversa» spiega il presidente Upt Francesco Gragnianiello, impegnato più che mai nella vicenda. «Ho fatto presente che si è arrivati a un punto di non ritorno e che finalmente si è arrivati a far luce sul marciume di Aversa, su cose che tutti sapevano ma che nessuno diceva. Ho anche detto che finalmente c’è stata una Giuria che ha deciso di guardare e di prendere provvedimenti, dopo che troppe volte nessuno aveva visto quello che accadeva anche in casi di corse palesemente anomale. Domani rìtorneremo a dare i partenti a Napoli, ma ad Aversa no, perché abbiamo deciso tutti insieme che prima di correre di nuovo dobbiamo avere garanzie precise da parte delle Istituzioni. Il piano proposto insomma deve diventare operativo al 100%. Inoltre abbiamo chiesto che il montepremi di Aversa rimanga al momento congelato e che, in caso di provvedimenti drastici, esso rimanga comunque in Campania. Gli operatori campani hanno avuto la forza di denunciare i fatti e non ci sembra giusto che perdano risorse per non aver voluto sottostare a chi vuole truccare le corse». MT
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