Trotto - Ctech - Sezioni - Il Governo prepara il "Bersani due"

(red.) ROMA - Nella bozza del nuovo (e ancora riservato) testo sulle liberalizzazioni approntato dall’Esecutivo – nel quale al momento non vi è alcun riferimento diretto a giochi e scommesse – è inserito, secondo quanto riferiscono ad Agipronews fonti governative, un articolo che prevede l’abolizione totale, con la sola eccezione della vendita di generi di monopolio (secondo l’opinione prevalente, si tratta di tabacchi e valori bollati), delle distanze minime obbligatorie tra esercizi che svolgono qualunque attività economica. Com’è noto agli addetti ai lavori, il decreto Bersani dello scorso luglio aveva invece introdotto, per i nuovi punti vendita dei giochi pubblici, il concetto di “distanza minima” (è il caso di ricordare i parametri: per i negozi, 800 metri nelle città con più di 200 mila abitanti e 1600 metri nelle città con meno di 200 mila abitanti, mentre i corner vanno piazzati ad almeno 400 metri nelle città maggiori e a 800 metri nelle città con meno di 200 mila abitanti) dalle agenzie titolari di precedente concessione. Se il disegno di legge non subisse modifiche, l’abolizione delle distanze rivoluzionerebbe ovviamente la distribuzione dei punti vendita prevista da Aams e dagli operatori prima, durante e dopo il bando di gara. Appare molto probabile, in ogni caso, che prima della presentazione del provvedimento al Consiglio dei Ministri (la prossima settimana?) il testo venga inviato agli uffici tecnici dei vari dicasteri per osservazioni e correzioni e che, in quella sede, il ministero del’Economia segnali i rischi (anche e soprattutto legali) di un abbattimento totale delle distanze dei nuovi punti vendita dai concessionari storici delle scommesse.