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La Gazzetta dello Sport: Melzi accusa: «Ippica derubata» (18.1.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 18/1/2007
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Melzi accusa: «Ippica derubata»

Il  commissario durissimo con la politica. «Noi dei cavalli usati per altri fini. Se serve, torno a occuparmi di rose e nipoti»

NICOLA MELILLO
ROMA
Ho avviato un percorso condiviso con il ministro De Castro, di mia iniziativa in base alle mie competenze, per dare un segnale di discontinuità col passato. Il Ministro ha ritenuto di diluire i tempi e fare in modo che la cosa sia meno traumatica. La mia posizione non cambia. Attendo, in sintonia col ministro. Mai pensato di dimettermi». Eccola, la posizione del commissario Unire Guido Melzi d’Erll, il giorno dopo la concessione di altri 10 giorni al segretario generale Panzironi per presentare le controdeduzioni alla procedura di rimozione avviata da Melzi.
ATTACCO DURO Melzi è intervenuto ieri al convegno degll allevatori Anact per la presentazione di uno studio di Nomisma, al quale doveva intervenire anche De Castro (assente). Da Melzi è arrivata una dura arringa sulla situazione: «Potrei tornare ad occuparmi di rose e nipoti, ma se ho accettato di fare il commissario dell’Unire è perché ho un progetto e la passione per portarlo a termine. L’Unire in questi 5 anni è stata abbandonata dalla politica, noi ippici eravamo impegnati a litigare per piccole cose e ci siamo fatti cacciar fuori da quella che è casa nostra».
CONTRO IL SISTEMA Melzi riprende: «Siamo stati espropriati da un sistema i cui rappresentanti vanno rimossi. La rete di scommesse era nostra e coi nostri soldi si è sviluppata, poi ci è stata tolta. Quella è roba nata con le grazie all’ippica. Parliamo dei minimi garantiti? Lo Stato con noi ha fatto una brutta figura. Ci deve ridare quanto ci spetta. La nostra non è una richiesta di elemosina. Dopo 5 anni di disinteresse il Governo si ricordi di noi. Ministeri agricolo e delle Finanze vanno sollecitati. Abbiamo uno Statuto da rifare perché è ad personam. Vanno rilanciati quarté e quinté e riscritta la legge 449 del ‘99. La polltica dei tagll è una necessità, ma potremmo tornare ad autogestirci nel 2008. Basta sprechi».
LE REAZIONI Fra i presenti Gragnaniello (Upt): «Siamo pronti a protestare sotto ll Ministero». Dall’Olio (Unagt): «Non vedo volontà di cambiare da parte del ministro, pronti ad azioni di lotta». Pizzaballa (Fipt): «No ai tagli: lo Stato ci dia indietro quel che ci spetta». In verità i boatos della polltica parlano di decisione già presa e solo rinviata da parte di De Castro, sulla stessa lunghezza d’onda di Melzi d’Eril. Il futuro di Panzironi all’Unire resta breve.

 
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