DELUSIONE DAL CONFRONTO CON DE CASTRO Panzironi dal ministro Concessi altri 10 giorni!
SANDRO CEPPARULO Era palese che - dopo la delibera del commissario Melzi con «procedura di rimozione» — l’uscita di scena dall’Unire del criticatissimo (dagli ippici, ma anche dai numeri di una crisi fattasi acutissima) segretario Franco Panzironi non sarebbe stato un atto indolore. DILAZIONE In realtà si è andati oltre. Ieri alla fine dell’audizione voluta dal ministro Paolo De Castro (confronto definito da fonti ministeriali «amichevole») è stata concessa al segretario generale esautorato dal commissario Guido Melzi una dilazione di 10 giorni per le contro-deduzioni, ovvero una difesa delle proprie scelte — operate dal settembre 2002, data di nomina, all’ottobre 2006, quando all’Unire arrivò il commissario Melzi — che la collettività ippica ha giudicato da tempo ampiamente negative. PERPLESSITA’ Ciò che lascia gravemente perplessi è che la delibera con «procedura di rimozione» attuata da Melzi era stata ampiamente sostenuta dal ministro De Castro. Una posizione che, alla luce dei fatti, si contraddice e allunga i tempi di una crisi che vede l’Unire «ingessata» (i premi di novembre non sono stati ancora pagati) e indebolisce gravemente la posizione del commissario che potrebbe decidere di dare le dimissioni entro due giorni. LE CATEGORIE Immediata reazione di Upt e Fipt (proprietari trotto), Unagt (guidatori trotto) e Assogaloppo (operatori galoppo) definendo quello del ministro De Castro «un atto inaccettabile e una sconfessione dell’operato di Melzi». Altresì «chiedono al ministro di tornare sui suoi passi e digarantire coi fatti l’appoggio all’operato del commissario. Le categorie annunciano azioni di lotta qualora la situazione non si sblocchi.
|