Ippica: il commissario Guido Melzi ha compiuto un passo indispensabile sulla strada della guerra contro la crisi 2002: Esattamente il 16 settembre. E' la data in cui fu nominato segretario il principale artefice della scriteriata gestione che in ottobre provocò il commissariamento dell'ente L'Unire volta pagina Panzironi licenziato Previsioni errate, bilanci irregolari, sprechi e uno stipendio d'oro. Il segretario generale verrà rimosso per "gravi responsabilità" MICHELE FERRANTE La nuova Unire nata i1 23 ottobre 2006 con la nomina di Guido Melzi a commissario straordinario, è diventa veramente tale ieri con la pratica di licenziamento del 59enne Franco Panzironi, il segretario generale che ha gestito l'ente dal 16 settembre del 2002 con Saverio Abate commissario e Gianni Alemanno ministro agricolo. Da allora Panzironi ha fatto tutto tranne che salvaguardare e promuovere un settore arrivato ormai allo stremo delle forze. E il conto, anche se in ritardo, gli è stato presentato con una delibera commissariale (probabilmente ispirata dal ministro De Castro) che fa scattare la procedura di rimozione (Panzironi ha 10 giorni per presentare eventuali controdeduzioni) attraverso una dettagliata serie di contestazioni ormai note, che confermano ancora una volta come la presenza di un personaggio in possesso di poteri enormi (neanche il commissario li controlla), ma legato a un passato così oscuro, non sia compatibile con il tentativo di salvataggio e di rilancio del settore. Fondamentali anche le premesse contenute nella delibera. Come l'articolo 2 del contratto di assunzione di Panzironi, che sottolinea come l'incarico «potrà esser revocato per grave responsabilità dirigenziale e per i risultati negativi dell'attività amministrativa e della gestione». Ancora più interessante il riferimento all'articolo 13 dello Statuto Unire, che assegna al segretario e a nessun altro «l'organizzazione e la gestione dell'ente, la cura dei bilanci preventivi e consuntivi, degli assestamenti e delle variazioni, nonché della situazione dei residui attivi e passivi». Le contestazioni: anche divertente la prima. Riguarda l'illegittimità dell'aumento di stipendio retroattivo (per il 2005) assegnato a Panzironi senza alcuna verifica di raggiungimento dei risultati da parte di un Nucleo di Valutazione, la cui costituzione costò il licenziamento (maggio 2005) al presidente Antonio Matarrese, che stava iniziando a verificare il lavoro di Panzironi e si vide attribuite responsabilità da ascrivere totalmente al segretario, ovvero il mancato incasso di minimi e quote di prelievo dalle agenzie ippiche, uno dei principali motivi dell'attuale crisi. Nel paragrafo sprechi, spiccano gli inutili talk show ippici condotti da Bruno Vespa, costati oltre 1,5 milioni anche attraverso acquisizioni di servizi a prezzi superiori rispetto a quelli di mercato. Bazzecole di fronte all'erronea previsione delle entrate, sotto forma di proventi dalle scommesse sovrastimati in fase di bilancio di previsione. Errori costati 10,293 milioni di minori entrate nel 2004, 18 nel 2005 e 26 nel 2006. O di fronte ai bilanci irregolari, come quello preventivo del 2006 che riporta residui attivi per 93 milioni, dei quali 68 risultano incassati nel 2005 e altri 15 sembrano inventati. E risultati passivi di ogni esercizio dal 2002, senza contare il tentato sconto (consuntivo 2005) di 86 milioni alle agenzie ippiche sui canoni tv non pagati, con un protocollo d'intesa dagli effetti retroattivi. Ora si può voltare pagina, senza ostacoli ma anche senza alibi. Il nuovo segretario sarà un tecnico e non un politico: questa è l'altra buona notizia. |