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La Gazzetta dello Sport: Agnano e la Lotteria (7.1.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 12/1/2007
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Agnano e la Lotteria. Un divorzio amaro tra mille polemiche
Anche lervolino interviene sull’ippodromo «scippato»
«Il Governo deve ripensarci»

Nel sacco della Befana di Agnano c’è una beffa grande tanto quanto la tradizione
del Gran Premio. La notizia del divorzio, anzi dell’estromissione dal novero delle Lotterie Storiche della classica che insieme con il Prix d’Amerique e l’Elitlopp è considerata la regina del trotto, diventa il centro dei commenti ippici proprio nel giorno dell’estrazione della Lotteria Italia. Scherzi del destino, meglio riderci su e partire alla caccia di uno sponsor: già, sembra proprio questa l’ipotesi più accreditata relativa al futuro dei trottatori di Agnano.
Rosa Russo lervolino, però, non si arrende: «Ne prendo atto e non mi fermo mica— dice il sindaco di Napoli—: sono pronta a intervenire presso il Governo, chiederò di revocare questa decisione». Contenuta nel decreto ministeriale del 20 dicembre 2006, relativo all’individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie, e affilato come una mannaia perAgnano: con un colpo secco ha spezzato un unione prolungata sin dal 1951. «E assurdo — continua la lervolino — che il Governo prenda una decisione del genere in questo preciso momento storico: da un lato ribadisce la volontà di dedicare una giusta, particolare attenzione alla nostra città, e dall’altro la penalizza colpendo il Lotteria di Agnano». Una bordata senza bandiera. Anzi, alla propria bandiera, alla propria coalizione politica. Tutti d’accordo, destra, sinistra e centro. Per amore di una tradizione: «Una grande tradizione — rincara la dose la lervolino —: non si può colpire il Lotteria di Agnano, una classica che, dopo più di 50 annidi permanenza tra le lotterie storiche, ha ormai una tradizione ben radicata nella storia dello sport». Il finale del sindaco napoletano è un crescendo alla Varenne: «E assolutamente necessario che il Governo riveda le proprie posizioni: deve riesaminare questa decisione e poi modificarla».
Chissà cosa accadrà. Nel frattempo Gaetano Papalia, presidente di Ippodromi & Città, l’etichetta che tra gli altri gestisce anche l’ippodromo di Agnano, si domanda con amarezza: «Ma com’è possibile che una manifestazione di assoluto prestigio e tradizione sia stata estromessa? Il Gran Premio di Agnano è entrato di diritto nella storia dello sport come il Lotteria». E di certo, non lo estrometterà mal neanche una direttiva dell’Onu.

 
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