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Agipro: SCOMMESSE: SUL "CORRIERE DELLA SERA" LA RISPOSTA DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE CORSE FRANCESE ALLA COMMISSIONE EUROPEA  
Autore: unagt
Pubblicato: 9/1/2007
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SCOMMESSE: SUL "CORRIERE DELLA SERA" LA RISPOSTA DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE CORSE FRANCESE ALLA COMMISSIONE EUROPEA

(a.b.) PARIGI - Lo scorso mese di novembre la Commissione Europea aveva inviato una richiesta di informazioni ad alcuni Stati membri, tra cui la Francia, per assicurarsi della compatibilità della loro legislazione sulle scommesse con i regolamenti comunitari relativi alla libera prestazione di servizi.
A due mesi di distanza la risposta della Federazione Nazionale delle Corse che, con un annuncio a pagamento sulle pagine del “Corriere della Sera”, si stupisce che le scommesse sulle corse dei cavalli ne siano interessate, dato che i giochi d'azzardo sono stati esclusi dalla Direttiva Servizi e rientrano nella competenza di ciascuna legislazione nazionale.
La Federazione Nazionale francese tiene a ricordare che le Società di Corse, associazioni senza scopo di lucro, autorizzate ad organizzare le scommesse « pari-mutuel» {scommesse di gruppo) fuori dagli ippodromi, ne affidano la gestione ad un servizio comune, il GIE PMU, da cui si ricavano risorse che consacrano esclusivamente al finanziamento della filiera equina, la quale garantisce più di 62 mila posti di lavoro.
Di conseguenza la Federazione Nazionale delle Corse:

- si dichiara contraria a qualsiasi rimessa in causa dell'organizzazione e del funzionamento dei circuiti finanziari che garantiscono lo sviluppo della filiera equina nei suoi diversi aspetti, allevamento, corse, equitazione non agonistica, sport, su tutto il territorio;

- ribadisce il suo attaccamento ad un inquadramento delle scommesse ippiche che risponda alle preoccupazioni di ordine pubblico fondate su un sistema reciproco e alla volontà di lottare contro le frodi;

- condanna le pratiche illegali, in particolare tramite internet, degli operatori dì scommesse che, senza adempiere agli obblighi fiscali dei paesi in cui esercitano la foro attività, usano indebitamente le corse ippiche senza averne minimamente il diritto, spogliando così dei loro diritti gli organizzatori, che poi sono le Società dì corse, le quali svolgono disinteressatamente una missione di interesse generale rivolta a tutto un settore agricolo che esse finanziano;

- denuncia alla Commissione Europea i tentativi dì disorganizzazione dell'insieme delle filiere equine in Europa a profitto d'interessi privati clandestini, mentre scopo stesso dell'Unione è di favorire la fioritura dì un settore economico agricolo, creatore di posti dì lavoro e di ricchezza collettiva.

 

agipronews

 


 
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