LETTERA ALLA BEFANA

(Non si sa mai...)

Cara Befana,

     quest’anno è andato ancora peggio di quello scorso. Il montepremi si è ulteriormente abbassato, anche se il volume complessivo di gioco è aumentato. Mistero...I cavalli, almeno da noi in Campania, sono tantissimi e per questo non più in grado di sfamarsi, e le iscrizioni automatiche ci fanno trovare in ogni corsa centinaia di soggetti già ritiratisi dall’agone, o addirittura morti, con la conseguenza che spesso il numero sorteggiato è talmente alto...Gli allenatori senza scuderia sono molti, ma miracolosamente proprio chi non ha scuderia risulta con il maggior numero di cavalli. Delle corse sotto inchiesta si sa qualcosa solo dopo qualche anno, cosicchè se qualcuno ha violato il codice di giustizia lo si lascia correre finchè è sazio: e si invogliano altri ad imitarne il cattivo esempio. I giudizi delle Giurie sono sempre discordi, quello che va bene per qualcuno è sindacato da altri, specialmente per quanto riguarda le infrazioni in retta d’arrivo. Spesso le opinioni di una stessa Giuria cambiano da un giorno all’altro, o a seconda del cognome del guidatore. Su alcuni starter meglio glissare, ci hanno fatto vedere di tutto: partenze con la macchina con due, tre cavalli al massimo dietro le ali, partenze con i nastri elettronici disattivati, Funzionari di nomina politica che trascorrono il tempo sugli ippodromi telefonando sui telefoni fissi (dell’ippodromo) per le loro faccende private, senza curarsi delle corse che dovrebbero sorvegliare (tanto non capiscono un tubo...). Bilanci dell’UNIRE con voci di crediti che compaiono a fine d’anno per scomparire all’inizio di quello successivo senza tracce di incasso. Ritardi enormi nei pagamenti, ma multe salatissime e deferimenti per chi ritarda di un giorno dalla scadenza qualunque pratica, o per chi dimentica una virgola in una domanda. Chiamate davanti alla Commissione di disciplina per ogni fesseria, al solo scopo di far guadagnare il gettone ai raccomandati dei Ministri. Il massimo Ente soffocato da un esubero di impiegati e funzionari, e nonostante ciò impossibile farsi rispondere al telefono. Se aggiungiamo che nell’organico dell’UNIRE figura ancora il segretario generale, responsabile dello sfascio, il quadro si completa con la cornice.

    Befana cara, quello che vorremmo tu ci donassi, è una bacchetta magica capace di spazzare via tutta quaesta immondizia che ci soffoca. Una bacchetta in grado di farci tornare ad un’ ippica pulita, guidata da uomini di cavalli che guardino davvero allo sviluppo del cavallo da corsa, un’ ippica senza clientele e favoritismi. Un’ippica che possa godere di quello che produce, e non che produca per ingrassare maneggioni ed intermediari. Un’ ippica che distribuisca solo premi al traguardo, spingendo a produrre i Tornese, i Crevalcore, i Varenne, e non una serie di poveri brocchetti che nascono solo per rubacchiare improbabili prove di qualifica o animare aste illusorie e conseguenti premi che servono solo per far si che i puledri approdino alla maggior età senza più un filo di energia.

   Chiediamo troppo? Ma ormai abbiamo sofferto tanto che saremmo contenti di avere quanto richiesto un po’ alla volta. Con una priorità assoluta, però: trova una bella sistemazione per Panzironi, un bel posto con uno stipendio degno del personaggio, purchè ce lo levi dalle...stanze dell’UNIRE.