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Lo Sportsman: Prime reazioni (22.12.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 22/12/2006
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PRIME REAZIONI

Giuseppe Botti: "Necessario
cercare di unire le forze"
«Sono stravolto, dopo tutte queste riunioni». Queste le prime parole di Giuseppe Botti, presidente dell’Unione Allenatori Galoppo, raggiunto via cellulare mentre sta per imbarcarsi sul volo che lo riporterà da Roma a Milano. Quali sono le prime impressioni delle categorie dopo l’incontro con il Ministro De Castro? «Il Ministro è stato chiaro - risponde Giuseppe - ci ha detto che occorrerà tanta buona volontà per uscire da questa situazione. Lui intende fare la sua parte, ma chiede la collaborazione di tutti».
Nel comunicato congiunto delle categorie trotto-galoppo relativo alla riunione, manca la firma dell’Unag... «Se è per questo, mancano anche le adesioni dell’Unione Proprietari e delle due associazioni fantini. Mi hanno letto il comunicato al telefono, non ho dato il mio assenso. In questo momento non servono guerre, occorre piuttosto tenere i nervi saldi, il mio intento, piuttosto, è di creare un comitato che comprenda tutte le categorie del galoppo. Bisogna cercare di unire le forze e di essere propositivi. Se non ci riesco, sono pronto a farmi da parte». CF


Roberto Brischetto: "Bisogna
chiudere con il passato"
Non è certo del tutto positivo il giudizio del Presidente degli allevatori del trotto Roberto Brischetto sulle linee di risanamento tracciate dal Commissario Straordinario dell’Unire. «Abbiamo accolto con soddisfazione le parole del Ministro De Castro sulla volontà del Dicastero delle Politiche Agricole, e del Governo tutto, di essere vicini al mondo dell’ippica, di contribuire al suo risanamento e di aver, per questo, puntato su una persona di assoluto spessore come Guido Melzi d'Eril. La relazione del Commissario è senz’altro condivisibile per quanto attiene le sue linee generali. Di certo non possiamo essere soddisfatti della situazione che ci è stata prospettata specie su due punti. Da un lato l’eliminazione del Premio Aggiunto al traguardo sia per quanto concerne i proprietari sia per quella percentuale che riguarda gli allevatori, dall’altro la mancanza di un segno di discontinuità con quella gestione che negli ultimi anni ha fatto sì che il nostro settore precipitasse nel disastroso stato attuale». In altri termini non vedete una “svolta” così come è stata intesa dal Ministro e dal Commissario? «Nel momento in cui i responsabili dell’attuale situazione continuano a rimanere al loro posto è chiaro che diventa difficile credere a un radicale mutamento. Diciamo che siamo sorpresi della piega che sta prendendo la cosa dal punto di vista economico, ma che comunque qualunque ragionamento sul futuro non può, a nostro avviso, prescindere dalla precisa attribuzione delle responsabilità per quanto attiene al passato».
Lo stato di agitazione, quindi rimane... «Abbiamo emesso congiuntamente un comunicato firmato dai rappresentanti di quasi tutte le categorie e già questo mi sembra costituisca un fatto molto importante. È evidente che laddove le nostre aspettative dovessero venire completamente disattese non ci rimarrebbe che esprimere compiutamente la nostra protesta. Lo abbiamo fatto presente, lo abbiamo ribadito nel comunicato adesso attendiamo un segnale». LUM

 
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