UNA MATTINA A RUOTA LIBERA CON GIUSEPPE, ALDUINO ED ENDO DOPO L’AVVENTURA DI RAMONTI A HONG KONG Botti del Far East Dalla sfida del campione della Siba alla situazione ippica nel nostro Paese
MARCO TRENTINI Sono tornati tutti a casa e al lavoro quotidiano. Ma gli effetti della trasferta a Hong Kong si vedono chiaramente, e non si tratta del jet lag, ma d’ una carica particolare, di una voglia ancor maggiore di lottare. «Quando torno a casa da trasferte del genere preferisco mettere tutti i ricordi in un cassetto, altrimenti non riuscirei a lavorare qui» dice Endo Botti, subito però stoppato da papà Giuseppe.. «lo no. Anzi dopo questa esperienza ho ancora più la voglia di dare battaglia, di lavorare per cambiare le cose, dì guardare al futuro». Hong Kong, al di là della grandissima prova di Ramonti, ha dato anche qualcosa di pù ai Botti. E questo qualcosa si chiama convinzione. Una convinzione che va al di là di quella che può avere un uomo che comunque ha vissuto una stagione da record, infrangendo i primati di vittorie e somme vinte. «Ho visto una realtà del tutto differente da quella a cui siamo abituati. Lì tutto è funzionale alla scommessa, fin troppo. lo mi sento più vicino alla concezione ippica inglese, ma comunque ci sono tantissimin aspetti di Hong Kong che mi hanno impressionato e che danno spunti importanti. Non parlo naturalmente delle strutture degli ippodromi che sono da fantascienza per noi, soprattutto in questo momento e che quindi non possono essere trasferibili. M è piaciuta parecchio l'’attenzione che, pur in un sistema orientato quasi solo alla scommessa, è destinata al cavallo, Che alloggia in luoghi molto belli, che è curato come deve essere per il protagonista principale di questo spettacolo. Ci sono ad esempio i veterinari che passano ogni giorno nelle scuderie e che controllano la temperatura e il peso di ogni cavallo e compilano una scheda appesa al box che ti dà immediatamente l’idea della condizione. C’è grande attenzione anche per il pubblico e i proprietari, Ci sono regole ferree che devono essere rispettate, alcune anche strane”, come quelle del numero massimo dei cavalli che possono essere di proprietà di un singolo. Ma quello che impressiona è il rispetto per tutte le figure e la grande organizzazione che c’è dietro ogn singola operazione. Lavorano in tanti e moltissimo, sono efficienti e produttivi. Non c’è spazio per chi non è all’altezza, tanto che le regole per allenatori, fantini e proprietari sono micidiali e la possibilità di ‘taglio” è sempre sopra la testa di tutti». Giuseppe Botti è tornato dall’esperienza di Ramonti e si prepara a rituffarsi nella realtà italiana. Come uomo di sport, come allenatore che si appresta a cucire sulla giubba il 32° scudetto e come Presidente dell‘Unag. «Certo l’esperenza vissuta a Hong Kong ha provocato una grande rabbia per come è stata pubblicizzata in Italia. È una vergogna che una sfida d’un cavallo italiano in una corsa così, a parte Lo Sportsman e poco altro, sia passata sotto silenzio. Addirittura la Tv ippica l‘ha mostrata solo in differita e ha avuto problemi anche per fare questo. lI signor Balzarin ha telefonato all’Unire usando parole pesanti e anche da parte nostra c’è molta amarezza. Quest’ultimo fatto mi ha convinto ancora di più sulla necessità assoluta di lottare, di guardare avanti per costruire qualcosa di diverso, di partecipare alla realizzazione di un nuovo progetto. È il momento cruciale, questa per l’ippica può essere l'ultima spiaggia e se non si rilancia il settore il rischio di andare sempre più in basso è concreto. Ho 60 anni e non voglio più aspettare». C’è un passato ingombrante che incombe su quello che potrebbe essere il futuro. E Giuseppe Botti ne è convinto, così come è convinto della strada da seguire. «Cominciamo a mettere una pietra su passato, perché se continuiamo a litigare e a pensare a quello che è successo perdiamo tempo e soprattutto perdiamo di vista quello che deve essere l’obiettivo, coè costruire. Noi Categorie dobbiamo guardare avanti e sostenere questo progetto di rilancio. Da Melzi 1 a Melzi 2 abbiamo perso cinque anni e ci ritroviamo allo stesso punto. Oggi al Commissario dell’Unire va tutto il nostro sostegno, perché consideriamo dawero questa come l’ultima opportunità per un r’lanc o, per cambiare questo settore. Abb’amo ‘ncontrato Me z’ e sa che noi lo appogg amo e che vogliamo sia realizzato qualcosa d diverso. E ui deve avere la possibilità di avorare, anche con noi, ocr fare questo lavoro. È indispen . i e e mororogab e e cuanuo ‘o cosa è successo mi ch.edo se conci sa una volontà di qua cuno di mettere in ginocchio l’ippica». Parole dure, ma con grande voorità d’ chiudere capitoli mba’ razzanti e d apr’rne d’ nuovi, Cominc’ando dalla necessità dell’ippica di comunicare. «Parto dal caso Ramonti e m’ chiedo come s’a poss bi e che a di fuori di pochi media “ppici” non v s’a stato nteresse intorno a questa awentura. Il nostro settore ha v’s’biltà solo per i fatt’ negativi e non per i tanti entus’asrnanti. Pensate che l’altro giorno è venuto a casa m a il prete a dare la benedizione natalizia. E dopo aver visto le foto al e pareti e aver capto che ci occup’amo di cava li da corsa mi ha ch’esto:al ora voi sapete quando c’ sono i cavalli drogat’ che v ncono le corse? Incred’b’Ie, questa è l’immagine che ha la gente de nostro mondo, so o questa. Certo, nel settore ci sono tante cose che non vanno e non turt sono sant’, ma se fanno vedere che c’ sono e corse su strada e non quella di Ramont’ allora c’è un”nformazione distorta. Per questo abbiamo detto a Guido Melz che siamo disposti a rinunciare a qualcosa anche del monteprem’ purché sa invest’to n pubblicità e in promozione, I progetto dir’ ancio de settore deve prevedere anche questo. Decbé nell’ippica c sono tante persone ser e e tante storie e non solo adri e malfatton. Cornun cazione e non solo, perché Hong Kong, per qualche verso, e pù ri genera e que lo che accade ne a grande ppica mondiale, può essere un mode o. «Certo, come tante a tre cose. Noi ci crediamo ancora, ma è il momento di votare pagina, di chiudere con il passato, di fare tutt un passo indietro e di essere propositivi. Di lavorare con !ÀF per usc re da questa situazione che ogg è perdente, Abbiamo progetti come quello d rciclare cavalf che smettono di correre per scopi “sociaW’, abbiamo la necesstà d avere grand avvenimenti che riportino I pubb co in ppodrom che, da parte loro, devono lavorare per cambare tacc a e ritornare ad essere accogl’ent Andando n giro per il mondo c s accorge che ‘ppica è sempre im portante, è ancora considerata uno sport di vertice ed élite, Que oche abb amo visto a Hong Kong deve essere un punto d’arnvo. Ecco, guardandosi n gro si vede bene l’ipp ca vera con le sue due facce, quella della produzone e que a del programma di vertice, che possono e devono essere distnte fra loro e concorrere al o stesso ob ettivo d crescta», Hong Kong, Ramonti, ‘talia. Giuseppe Botti e tutto il galoppo sono fra quel che attendono con fiducia progetto comp essivo di rilancio che potrebbe arrivare la prossima settimana dalla annunciata conferenza congunta d Gudo Melzi e del Ministro Paoo De Castro Ma Bott e galoppo sono anche, come moti an fra quelli che ron sono p ù d sposo ad aspettare «Basta con e elemos ne senza cambiamenti strutturali. Non possiamo pù andare ogn anno con I cappello in mano a chiedere soldi per il monteprem, oltretutto in una situazione che vede sacrifici in ogni settore. Basta però anche con gli sprechi e con e logiche di gestione errate. Come ho detto, chudiamo con I passato una volta per tutte e lavo(amo tutt inseme con per il futuro, È a nostra ultima chance e non possiamo davvero permetterci di perderla’. Parole convinte quelle di Giuseppe Bott, che ha toccato con mano una rea tà d versa e oggi vuole vivere qualcosa di diverso anche qu nei suo Paese. Quello da Hong Kong, a l’ltaha, a Trenno è stato un vaggio a ritroso E asciando scudera Bott, camminando in mezzo a senso di abbandonodel viale del centro di al enamento di Trenno, si capisce ancora cf p ù perché ormai tutt siano convint che sia assoutamente necessario cambiare strada e in fretta. Chiudendo una vota per tutte una pagina e un modo d pensare che fan hanno d mostrato, e senza scusant, del tutto sbaglato e che ha portato solo allultma spagga. -
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