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Lo Sportsman: Botto in Finanziaria: addio vecchio Totip  
Autore: unagt
Pubblicato: 4/12/2006
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EMENDAMENTO DEL GOVERNO
Botto in Finanziaria addio vecchio Totip arriva un nuovo gioco

Un nuovo concorso pronostici sull’ippica, destinato progressivamente a sostituire il Totip, e nuove scommesse su eventi virtuali tra cui sul modello inglese - corse di cavalli. Sono questi i principali emendamenti alla Finanzaria 2007, in materia di giochi e scommesse legati all'ippica che il Governo ha presentato giovedì sera al Senato. Il nuovo concorso sarà, secondo la relazione tecnica che accompagna il provvedimento, ad elevato montepremi e dalla formula di gioco più innovativa, in grado di sostiture o temporaneamente affiancare il Totip, a partire dalla metà del 2007, in modo da completare il portafoglio dei giochi ippici e aumentare i contributi a favore dell'Unire. Il nuovo gioco si avvarrà della distribuzione nei punti vendita costituiti dalla nuova rete postbando di gara, nelle agenzie ippiche e negli ippodromi, e potrebbe generare una raccolta di 50 milioni di euro nel 2007 e fino a 100 milioni nei due anni successivi. Le entrate erariali potrebbero giovarsi di contributi per 10,35 milioni di euro nel 2007, per poi passare a 20,7 milioni nei due anni seguenti. La stima risulta dalla relazione tecnica che accompagna l’emendamento ad essa vanno sottratte le mancate entrate derivanti dal Totìp. Prende spunto da prodotti presenti in altri Paesi, invece la previsone di scommesse virtuali su eventi - come corse di automoblì o cavalli il cui esito verrà determinato da un sistema basato su algoritmi matematici. Le scommesse potranno essere proposte dalla nuova rete di distribuzione (inclusa quella per il gioco a distanza), con lo scopo di proseguire nel percorso intrapreso di contrasto al gioco illecito e non autorizzato tramite l’ampliamento del palinsesto. Nella relazione che accompagna l’emendamento, viene ipotizzata una raccolta pari a 500 milioni di euro per il primo anno e, rispettivamente, di 700 e 800 miloni di euro per il secondo e terzo anno. La variazione netta delle entrate erariali sarà di circa 50 milioni nel prmo anno e, rispettivamente, di 70 ed 80 milioni di euro per il secondo e terzo anno. Le nuove scommesse potrebbero essere oggetto di gioco solo nei momenti di scarsità di eventi reali e comunque non in sostituzione dei grandi eventi come la Serie A o la Champion's League sui quali si concentra la maggior parte del gioco e nuove scommesse virtuali permetteranno secondo le valutazionì del ministero dell’Economa un’estrema facilità di variazione degli eventi proposti, andando incontro in maniera molto precisa alle preferenze degli scommettitori si potrà dunque scommettere non solo in orari diversi da quelli abituali, ma anche su simulazioni di eventi non praticati in Italia o non offerti dagli operatori. NT

Fin qui la cronaca “politica’ ora una semplice considerazione; negli ultimi anni abbiamo assistito o una progressiva virtualizzazione delle corse “reali” e ora dovremo fare i conti con la realizzazione delle corse “virtuali”, con le quali il banco potrà occupare ogni spazio libero, in Inghilterra le corse virtuali sono ormai in funzione da tempo e non hanno provocato disastri all’ippica in quanto non sostitutive di un prodotto, quello offerto delle corse vere ben diverso e decisamente più attraente. In Italia sarebbe opportuno porre qualche barriera ben definita, primo di tutto offrendo le corse virtuali solo nei momenti di completa assenza di eventi ippici (per integrare il calendario sono meglio le corse estere) e comunque destinando all’Unire una quota dei proventi, ovvero quello che avrebbe dovuto accadere (seguendo l’esempio americano) per le slot machines installate negli ippodromi e che invece qui non è accaduto, con il risultato di proporre all’interno della rete ippica un nuovo concorrente, senza che l’ippica ne abbia un qualsiasi beneficio. Le corse virtuali non ci piacciono certo, ma non sono neppure il demonio, purché non vengano usate per cancellare quelle vere.

 
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