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Agipro: I Ministri Ue "tassare i bookmaker e "allerta rapida" sulle anomalia di gioco  
Autore: unagt
Pubblicato: 1/12/2006
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Pubblicato il 1 dicembre 2006 ore 14:32



UNIONE EUROPEA - I MINISTRI DELLO SPORT: "TASSARE I BOOKMAKER E "ALLERTA RAPIDA" SULLE ANOMALIE DI GIOCO"
 
(p.f.) BRUXELLES - Una tassa sulle scommesse a livello europeo per finanziare lo sport in generale e il calcio in particolare e la creazione di un organismo di "allerta rapida" in caso di flussi sospetti di gioco sulle partite di calcio. L’obiettivo dei ministri dello Sport Ue -  tra i quali la ministro Giovanna Melandri - che martedì scorso si sono riuniti a Bruxelles per discutere dell’applicabilità del rapporto Arnaut sullo sport in Europa e sulla scrittura del "Libro Bianco dello Sport", resta il medesimo: varare una normativa efficace sul betting on line che possa produrre risorse economiche di sostegno allo sport.
 Il "Libro Bianco", che dovrebbe vedere la luce nel 2007, sarà una sorta di documento ricognitivo teso ad armonizzare la politica europea per arrivare a orientamenti comuni su molti temi, tra i quali diritti tv, sponsorizzazioni, conflitto d’interesse, trasferimenti calciatori, rapporti con i procuratori, ingaggi, sport giovanile e, appunto, scommesse.

Nella sintesi conclusiva dell’incontro di martedì scorso, si legge che: "Non è più possibile ignorare che le attività legate alle scommesse sono in aumento e assumono un carattere internazionale grazie allo sviluppo di Internet" e che "Sono sempre state una fonte di importanti introiti per lo sport". Il grido d’allarme passa per le scommesse on line, quelle gestite da bookmaker al riparo da tassazioni nei cosiddetti paradisi fiscali: "Temiamo che l’allontanamento da forme di lotterie gestite dallo Stato in Europa, possa arrecare gravi danni a questa fonte di guadagno per lo sport". Tra quelli che il rapporto Arnaut e i ministri individuano come "Meccanismi adeguati di correzione per garantire il finanziamento dello sport in generale e del calcio in particolare nel caso di un mercato liberalizzato delle scommesse" la creazione di un "versamento" o "tassa". Tra le varie ipotesi, resta viva quella della tassa a destinazione, prelevata direttamente dalla giocata dello scommettitore. Una strada ritenuta efficace e percorribile. 
 
Anche il problema degli scandali scaturiti da partite truccate e fenomeni di corruzione, collegati all’attività di scommesse e dei procuratori dei calciatori, è finito sul tavolo dei ministri. Si è notata, una recrudescenza del fenomeno "negli ultimi mesi dei vari paesi europei,  tra i quali Belgio, Finlandia, Italia, Portogallo, Germania" e il rapporto Arnaut ha indicato la strada, suscitando l’interesse del tavolo dei ministri, suggerendo all’Uefa di "stabilire accordi a livello europeo con le agenzie di scommesse al fine di creare un sistema di "allerta rapida" per identificare "attività irregolari o flussi di gioco anomali". Proprio la ministro Melandri, recentemente, aveva puntato il dito sulla situazione scommesse in Europa: "C'è una situazione di opacità, una mancanza di trasparenza che va chiarita. Non si conoscono i canali su cui si praticano scommesse. Non sappiamo chi sono, non pagano tasse. Siamo di fronte ad un sistema senza regole. Molte società operanti nel settore hanno residenza fiscale in paesi "off shore" e quindi non pagano tasse e non contribuiscono al sostegno dello sport e del calcio. L'idea è  quella di una tassa a livello europeo". (fine)
 
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