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La Gazzetta dello Sport: Vargiu e Branca: il gioco dello scudetto  
Autore: unagt
Pubblicato: 1/12/2006
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Vargiu e Branca: il gioco dello scudetto

SANDRO CEPPARULO

Vi fu una stagione, il 1992, in cui il titolo di champion jockey di casa nostra fu deciso all’ultimo assalto dopo un duello feroce giorno dopo giorno su tutte le piste. I due piccoli «samurai» di quella sfida erano un giovane Edmondo Botti e un prorompente Vincenzo Mezzatesta. Vinse il primo, forse perché quell’anno Varese iniziò a correre d’inverno e al jockey milanese non mancarono le occasioni su una pista vicina e favorevole. Ma questo può sembrare solo dietrologia.
ULTIMO MESE Oggi, all’inizio dell’ultimo mese di attività e con 47 convegni (matinée esclusi) a disposizione, quel duello sembra rinnovarsi in tutta la sua intensità: da una parte il 3Oenne Dario Vargiu con le 173 vittorie e il 22enne Fabio Branca che lo incalza a 4 lunghezze. Tutto aperto, tutto da giocare. Tantopiù che il convegno di ieri a Capannelle li ha lasciati entrambi a secco: per Vargiu 2 posti d’onore, per Branca uno ma a una sola testa dal successo.
INSEGUIMENTO E se Fabio Branca è il campione in carica, Dario Vargiu insegue un traguardo che non ha mai centrato e che non ha neppure sfiorato pur essendo uno che rappresenta da qualche stagione la coscienza, la continuità, la puntualità e l’accuratezza dei fantini italiani. Senza togliere nulla a nessuno. E in una stagione che gli ha regalato una sola corsa di gruppo (il Tesio di Fair Nashwan) Dario Vargiu si è convinto che occorre provare a vincere il titolo anche se c’è da emigrare di pista in pista e chiamare a raccolta gli amici per avere il più spesso possibile un cavallo adeguato
PROVARCI Lui, quieto come un lago, spiega: «Quando ha chiuso il galoppo milanese e ho guardato la classifica mi sono detto che sarebbe stato un grosso peccato non tentare il colpo, anche se Fabio Branca ha una qualità straordinaria: quella di trovarsi sempre al posto giusto al momento giusto. Anche in corsa. Ed è la sua grande capacità, oltre all’età che lo porterà ad altri progressi». Come dire «vincere sarà durissimo». Ma la voglia di portare a casa il risultato c’è e tanta. «Certo. Ho escluso dalle mie rotte piste come Grosseto e Vifianova, ma per il resto ci sarò fino alla fine. Poi, comunque si sarà conclusa, andrò in Giappone per la quinta volta».
SOLO IL 40% E Fabio Branca? Il ragazzo di Calagonone (Nu) si regala non più del 40% di possibilità di arrivare al secondo titolo. «Ci sono troppi fattori che decidono e poi Dario Vargiu sta montando davvero forte. Il fatto è che io arrivo a fine annata stanco. Ci sono fantini che non accusano il peso di una stagione intensa, mentre io in questo momento sento la fatica e forse anche la pressione di provarci fino alla fine».
NON PERDERE L’ALLEGRIA Sospira. «In fondo uno scudetto l’ho già vinto e per avere una valutazione internazionale basta. Intendiamoci non mollo, ma non voglio pensarci troppo per non perdere l’allegria e montare peggio di quanto in realtà so fare. Diciamo che deve restare una sorta di gioco, altrimenti si rischia di perdere il senso delle cose».
Fabio Branca non fa promesse. Resta nella sfida ma con tutti i distinguo del caso. E poi nell’agosto scorso ha rifirmato con La Nuova Sbarra fino al 2008. E questo è già il suo scudetto.

 
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