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Agipro: Brischetto (Anact): "salvare il sistema per ripartire"  
Autore: unagt
Pubblicato: 30/11/2006
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Pubblicato il 30 novembre 2006 ore 18:10

IPPICA - BRISCHETTO (ANACT): "SALVARE IL SISTEMA PER RIPARTIRE"
 
(l.m.) ROMA - "Quella di ieri è stata una presa di contatto con una realtà che per certi versi già conoscevamo" A parlare è Roberto Brischetto, presidente dell'ANACT (Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Trottatore). "A dire il vero - ha dichiarato ad Agipronews - mi aspettavo un qualcosa di leggermente meno drammatico, ma messi di fronte alla crudezza dei numeri non possiamo non costatare la situazione effettiva. Abbiamo pregato il Commissario Melzi di verificare tutto il verificabile affinché i tagli annunciati vadano a ricadere il meno possibile sul montepremi, ma è inevitabile che alla fine avremo un calo del 17-20%. Forse potremo rosicchiare ancora uno o due punti percentuale, ma alla fine in ogni caso significherà fare sacrifici intesi come minor numero di corse, visto che è impensabile che il montepremi così ridotto venga spalmato sullo stesso numero di corse del 2006".
Per l'uomo che gestisce l'allevamento dove "opera" Varenne ci sono comunque anche delle prospettive positive da analizzare attentamente: "Ritengo che al di là della situazione contingente, nella riunione di ieri siano emerse anche alcuni aspetti positivi soprattutto in prospettiva di rilancio del nostro settore. Il Commissario ci ha comunicato che da parte dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato c'è una disponibilità a considerare ad esempio la proposta di affidare ai nuovi corner di scommesse ippiche (saranno oltre 9.000 n.d.r.) la possibilità di accettare scommesse anche sulle corse di due ippodromi di ciascuna giornata e a trasformare la rete quindi sul modello del PMU francese, che ha dato dei buoni risultati. In più vedo di buon occhio la prospettiva di rilanciare il servizio televisivo anche con la possibilità di un'interazione con la televisione così come è stato fatto, ad esempio per le scommesse sportive. Ecco, è evidente che possiamo parlare di tagli necessari per ripartire con prospettive diverse".
Chiaro il messaggio proveniente dal vertice degli allevatori: "Dovessi oggi mandare un messaggio ai nostri associati, direi che purtroppo per anni ci siamo fatti illudere da una sorta di "pifferaio magico" che ci diceva che tutto andava bene, mentre al contrario si stava consumando una sorta di catastrofe economica che ha portato a un buco di 70/80 milioni di euro. Noi forse un po' pigramente ci siamo appiattiti su posizioni di comodo. Oggi siamo costretti a stringere la cinghia, ma dobbiamo farlo solo pensando a una prospettiva di rilancio. Dovremo necessariamente imboccare la strada della riduzione della produzione. Del resto con un numero minore di corse queste stesse diverranno più selettive e sarà quindi inevitabile andare a privilegiare la qualità. Quella stessa che negli ultimi anni ha fatto sì che molti nostri prodotti siano stati apprezzati anche all'estero. Insomma, che i sacrifici attuali servano a salvare il sistema per poi ripartire grazie a una nuova rete di scommesse e soprattutto a una maggior qualità dello spettacolo ippico".
 
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