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Lo Sportsman: Sorteggio Tris da rivedere (25.11.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 30/11/2006
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Sorteggio Tris da rivedere

Egregio Direttore, vorrei parlare della Tris, di questa magica corsa che da tantissimi anni da sola regge il bilancio dell'Unire. Da alcuni mesi a questa parte la raccolta della scommessa tris è in calo. Per quale ragione? Le ragioni possono essere molte e in parte le analizzeremo. La principale è che le Tris fanno pena, sono fatte male, non sono omogenee, raramente raggiungono delle quote appetibili e scontentano gli scommettitori. Immediata la voce del critico: ma hai collaborato tu, Gabriele, alla stesura di questo nuovo regolamento. Cosa fai ora, marcia indietro? Una volta per tutte voglio cercare di rendere pubblico e raccontare per filo e per segno quella che era la mia proposta originale, nata dalle lamentele che quotidianamente giungevano ai nostri uffici da parte degli associati. Parlandone con il dr. Ruffo in uno dei nostri incontri, era nata quell’idea che abbiamo poi trasformato e presentato all’Unire all’inizio dell’anno. Successivamente avevamo usufruito di importantissimi suggerimenti da parte di Umberto Tomè, handicapper dell’Ippodromo di San Siro. La nostra proposta era la seguente:
a) Modifica sostanziale delle chiamate delle categorie; questo perché, variando notevolmente l’entità del montepremi negli ultimi tempi e divaricandosi la forbice per le cifre delle dotazioni nelle corse di categoria da un Ippodromo all’altro, le stesse corse di categoria non risultavano più essere omogenee. Pertanto era necessario e vitale prima di ogni cosa apportare delle modifiche per rendere omogenee le corse di categoria;
b) Riqualificare l’handicapper dell’ippodromo dove si svolgeva la corsa Tris. Per questa ragione le segnalazioni dei cavalli partecipanti alle tris andavano indirizzate principalmente all’Ippodromo interessato. Cosa doveva fare l’handicapper locale? Una prima scrematura della corsa, levando dal lotto dei segnalati quelli o troppo “buoni” o troppo “scarsi” per poter raggiungere un’omogeneità di qualità;
c) Conferme con dichiarazione dei partenti dei cavalli segnalati;
d) A questo punto l’Ufficio Tris di Roma avrebbe dovuto effettuare due sorteggi con il preciso scopo di:
-  eliminare i cavalli in soprannumero;
- dare il numero di partenza ai cavalli dichiarati partenti fila per fila secondo la categoria di appartenenza. Lo stesso sistema doveva essere operato allorché gli invitati fossero cavalli di tre o quattro anni invece che di categoria, dare cioè un punteggio per poter selezionare i partenti e successivamente sorteggiare il loro numero fila per fila;
e) abbiamo manifestato il nostro disappunto per il drastico taglio ai rimborsi, che impedisce la trasferta dei cavalli;
f) avevamo anche suggerito di dare una specie di priorità per la Tris successiva a quei cavalli che venivano sorteggiati.
Tutto questo pacchetto fu presentato al Segretario Generale, il quale diede a suo tempo un’approvazione. Quindi passammo a discutere della cosa con l’Ufficio Tris.
Di tutto questo il lungimirante Ufficio Tris ha applicato solo e malamente il sorteggio, non fila per fila come da noi suggerito, ma nella totalità. Il risultato si vede: spesso e volentieri il cavallo favorito gode di un buonissimo numero, quando lo stesso cavallo potrebbe vincere la corsa anche con l’ultimo numero dello schieramento. Successivamente, Umberto Tomè aveva fatto una serie di prove ed aveva individuato una serie di parametri che, applicati alle prestazioni e alle somme vinte di ogni singolo cavallo, ne fotografava le qualità con una precisione veramente ottima. In tal modo si poteva addirittura dare i numeri dal primo all’ultimo ai cavalli partecipanti in maniera matematica e, precisa. Tomè stesso, in via sperimentale, aveva anche inviato all’Ufficio Tris di Roma per qualche tempo le proiezioni delle tris come sarebbero venute col nuovo sistema, affinché fosse più chiaro il paragone. Addirittura l’ippodromo di San Siro si era dichiarato disponibile a fare (gratuitamente) per conto dell’Unire le numerazioni dei cavalli in dette corse fino a quando l’Ufficio Tris si fosse attrezzato col software necessario.
Questa è la verità sui suggerimenti da noi proposti all’Unire, dimostrabile con documenti, scritti, proposte, ecc.
Vi sono tutte le prerogative per poter fare delle belle corse, invece che quelle cose informi che vediamo tutti i giorni, ma mi riesce molto difficile capire il perché di un così drastico rifiuto da parte dell’Ufficio Tris Unire.
RingraziandoLa per l’ospitalità, Le porgo, Egregio Direttore, i più cordiali saluti.
Gabriele BaldIi

Premettendo che qualsiasi sorteggio è la negazione della "perlzla", apriamo il dibattito sulle possibile modifiche a un Regolamento che negli effetti è disastroso.

 
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