Calabresi è il nuovo “capo” dei GD romani

MAURO SBARIGIA
Giancarlo Calabresi, 41 anni, titolare della Scuderia Delight, nome nuovo tra i gentlemen romani, dopo soli due anni di licenza è stato chiamato a raccogliere una eredità piuttosto pesante quella di Carlo de Cesaris, come presidente dei GD laziali, «Esatto si tratta proprio di una eredità che pesa come un macigno dice Calabresi perché Carlo ha fatto davvero un ottimo lavoro durante il suo mandato; e a questo proposito basta ricordare la stupenda organizzazione del recente campionato del mondo e la serata finale abbinata al Federnat, che tanto successo ha riscosso. Abbiamo cercato in tutti i modi di convincerlo a restare, ma i pressanti impegni di lavoro non gli permettevano di dedicare il tempo necessario all’associazione, fermo restando che comunque è rimasto nel consiglio e quindi potrà darmi ancora una mano, tanto è vero che gli ho chiesto di accompagnarmi dal presidentissimo Cesare Meli, nell’incontro che avremo a metà dicembre», A proposito di consiglio, è formato dai nomi più in vista tra i gentlemen romani. «Sì e questo mi fa molto piacere perché avrò il supporto di Claudio Icardi, Pier Francesco Mauro, lo stesso De Cesaris e Luigi Migliaccio; in più abbiamo dato ufficialmente incarico a Marco Caponetti e Giampiero Moscati di risolvere eventuali diatribe sorte in pista: in pratica due probiviri».
Quali i programmi futuri? «Ancora è presto per parlarne, ma un mio pallino sono le corse riservate ai cavalli di proprietà».
E parliamo dunque anche di cavalli: ultimamente in pista Calabresi ha raccolto ottime soddisfazioni con la sua Chery Tibur, un’ottima cavalla che però ormai è alla soglia della pensione, con i suoi sette anni. «Una cavallina fantastica, con la quale ho vinto due corse e domenica a Montegiorgio è giunta seconda; vince oltre 120mila euro ed ha un record di 1.14.5 sulla breve e 1.16.7 sui 2000 metri. Pensate che in carriera ha disputato 104 corse, ne ha vinte 21 e si è piazzata 40 volte. Io l’ho acquistata alla fine del 2004 dal suo allevatore Elio Battìstini (per tanti lustri caporazza dell’allevamento Centauro, ndr), in quanto il figlio Giordano è l’allenatore dei miei cavalli». Per lei ora bisognerà "organizzare" un buon.., matrimonio. «Sì, abbiamo pensato a Pine Chip, anche se non ho ancora deciso, visti i tanti impegni, se diventare allevatore in prima persona».
Lei in questo periodo dedica molto tempo alla sua scuderia, la Delight che ha una mezza dozzina di soggetti. «La passione è tanta e non è una cosa così recente, perché sono entrato nel trotto tanti anni fa; poi per un certo periodo abbandonato, ma poi il richiamo delle corse è stato talmente forte che sono rientrato. Anzi per poter avere più tempo per andare, in scuderia dal mio guidatore Giordano Battistini, e lavorare i cavalli al mattino - conclude Giancarlo Calabresi sono diventato collaboratore esterno della compagnia di assicurazione per la quale lavoro».