Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
La Gazzetta dello Sport: Urmo, il cavallo cbe visse due volte (21.11.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 21/11/2006
Letto 1219 volte
Dimensioni 3.19 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

Urmo, il cavallo che visse due volte
Chiuse la prima carriera a 10 anni nel 2004 e potè riprendere per una nuova norma 3 mesi dopo. Domenica ha vinto a 12 anni

SANDRO CEPPARULO
Valter (con la «v» normale, dopo averlo scoperto all’anagrafe solo qualche stagione orsono) Castellani ha 58 anni e fa il trainer e driver di trotto da 41. Ha imparato tanto da uno zio monumentale quale Giancarlo Baldi, ma ci ha messo molto del suo per diventare un professionista compiuto e raffinato che non manda mai in pista un cavallo che non trotta, che non va mai in pista senza avere una chance ragionata e adeguata.
DUE CARRIERE In scuderia a Ozzano Emilia ha 40 cavalli (di questi 11 puledri in doma) e fra loro uno si chiama Urmo ed è tanto speciale da vivere due carriere e, se vogliamo, due vite. La prima andò dal vittorioso esordio datato 17 agosto 1996 a Cesena fino al S. Stefano del 2004 quando, a 10 anni, s’impose nel Premio Addio alle Corse con 195 gare nelle gambe. La seconda, ancora in divenire, dal 19 marzo dello scorso anno, quando una norma appena varata gli consentiva di ritornare in pista per altre due stagioni. Da quel momento Urmo, che era stato già di fatto pensionato, riprese senza dolersi la sua vecchia strada e ha rimesso assieme 37 corse e 4 vittorie, metà delle quali in 15 giorni quasi sentisse che stavolta sta davvero per finire. Il 31 dicembre ci sarà infatti lo stop definitivo alla veneranda età di 12 anni.
1,3 MILIARDI Nessuno sulle nostre piste come lui: 232 corse, 56 vittorie e 650.382 euro di somme vinte senza mai imporsi in un gran premio, avendone del resto corso solo 6. E «Rossano» (perché così suo padre Ubaldo decise che Valter si chiamasse stanco delle storpiature di nome di nonno Felice) Castellani svela il segreto della longevità totale di Urmo: «Lo comprai a maggio del 1996 quando era in preparazione per diventare un cavallo da corsa. Ho capito presto che aveva i mezzi per correre le grandi corse ma il carattere ribelle lo ha tenuto lontano da quel programma e così, dando sempre la metà di quanto aveva dentro, si è conservato come una statua greca. Non mi ricordo abbia mai avuto un’influenza, una gamba gonfia, un nodello dolente. Ha corso, perso, vinto senza mai cavarsi il sangue. E neppure io ho voluto che se lo cavasse. E’ un amico con le sue idee e io, in fondo, le ho sempre rispettate».
SECONDO ADDIO Fra i tanti risvolti curiosi e unici della vicenda c’è quello che il 31 dicembre Urmo darà il secondo saluto alle piste della sua carriera. «Non so — dice ridendo Castellani — se gli faranno fare ancora la corsa dell’addio. Ma non importa. Se la prima volta avevo accettato con qualche rimpianto che la sua carriera finisse, ora ringrazio il cielo che a lui e a me sia stata data un’altra occasione per stare assieme in pista. Fra poco ci attende una nuova avventura. Essere “fratelli” senza corse di mezzo. Lo terrò a Ozzano sempre. E’ casa sua e gli spetta di diritto e poi chiede solo un pezzo di prato e una falda di fieno».

 

 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&