PER RISOLVERE LA CRISI DELL'IPPICA

Guido Melzi:
una proposta seria

LUIGI COLOMBO

Incontro neo Commissano Guido Melzi al talk show condotto da Bruno Vespa nel padiglione di Fieracavalli, la popolarissima manifestazione che registra ogni anno un successo di pubblico e che è diventata un punto di riferimento a livello europeo per gli amanti del cavallo.
Melzi è stato molto concreto nelle dichiarazioni durante il dibattito incentrato sul tema delle risorse per l'ippica. Ha tracciato un quadro molto concreto della difficile situazione che l‘ippica sta vivendo ma ha aggiunto che non è una missione impossibile da affrontare: occorrono determinazione e grande serenità.
Melzi ha poi rivendicato il diritto del mondo ippico ad essere consultato dal Governo prima di legiferare in matera, onde evitare aggiungo io - di proporre soluzioni belle in teoria, ma che poi scontrandosi con la realtà diventano controproducenti. È il caso dell’ormai famoso bando di gara per i nuovi punti vendita delle scommesse che, secondo Melzi, non porta vantaggi all’ippica e in particolare rende inappetibile i corner ippici dove, potendosi giocare Tris Quarté e Quinté, c’è il concreto rischio di incassare meno di quanto si spende per aprire un nuovo punto vendita.
E allora cosa fare? Melzi lancia una proposta concreta, facilmente realizzabile, che può risolvere il problema e portare nuova linfa al mondo dell'ippica. Se si dà la possibilità ai corner ippici di poter ricevere scommesse su tutte le corse dei due più importanti ippodromi del giorno si crea interesse da parte dei ricevitori, si ricava denaro fresco per le casse dell’ippica e si puo avvicinare un nuovo pubblico. Ma Melzi aggiunge poi anche un'altra interessante possibilità: sul canale Snai Sat si potrebbe giocare su un terzo ippodromo accompagnando il gioco con una trasmissione adeguata.
La proposta di Melzi ha trovato subito la totale adesione di Giorgio Sandi, Amministratore Delegato di Sisal, che da tempo andava chiedendo la possibilità di poter far giocare nelle ricevitore su altre belle corse oltre la Tris, Quarté e Quinté. Ma anche Maurizio Ughi, presidente di Snai, si è detto interessato alla proposta perché si sta rendendo conto che per la sopravvivenza delle sue agenzie occorre pubblico nuovo e la proposta di Melzi lo può procurare agli ippodromi e alle agenzie.
Gabriella Alemanno, vice-direttore dei Monopoli, ha ritenuto interessante la proposta, mentre il Senatore della Margherita, Luca Marcora, grande appassionato del mondo del cavalli (e anche Presidente degli allevatori del cavallo da sella) ha accolto con entusiasmo la proposta, dichiarandosi disponibile a farne accelerare l'iter in Parlamento.
La chiacchierata con Melzi continua si parla di tv e della necessità di migliorare al più presto la qualità delle trasmissioni di Unire Tv e Snai Sat e naturalmente mi trova pienamente daccordo. E a proposito di Tv sono di nuovo d’accordo con Melzi che i talk-show di Bruno Vespa sarebbero utili all'ippica se potessero essere trasmessi su una grande rete nazionale e non su Unire Tv. A Verona, Vespa ha confezionato uno show che conteneva un dibattito serio e interessante sulle risorse dell’ippica e lo ha condito con consumata abilità con i lustrini di alcune splendide modelle, ma anche con degli ottimi filmati sugli allevamenti e con interessanti collegamenti condotti con verve dal bravissimo Gianni Ippoliti negli stand di Sisal, Snai e Lottomatica che mostravano al grande pubblico tutte le possibilità offerte oggi dal gioco telematico sulle corse dei cavalli.
Il discorso si sposta sulla Tris e sulla possibilità di migliorare la cosddetta Tris del Caffè che, a causa dello sciagurato uso del sorteggio, propone troppo spesso corse scontate e per nulla remunerative, Melzi risponde che in un mercato aggressivo come quello di oggi vince chi offre le proposte migliori e chi le sa proporre nel modo migliore. Ringrazio Melzi e mi fa piacere vedere che è molto determinato a svolgere un lavoro importante per lanciare il mondo dell'ippica. Dando uno sguardo agli interventi dei partecipanti al talk show di Vespa vedo che sul taccuino di Giorgio Sandi c’è scritto che il fatturato dell'ippca ammonta a 3 miliardi che L'Unire ne ha incassato lo scorso anno 430,130 dei quali da parte delle ricevtorie Sisal, e che i Monopoli di Stato ne hanno ricevuti dai 18 ai 20. Come è possibile con queste cifre mandare in crisi un settore come l’ippica?