(l.m.) La decisione del Congresso degli Stati Uniti di approvare una legge che ponesse dei limiti per le transazioni on line riservate a siti di scommesse  e giochi d'azzardo, ha colpito diverse compagnie che avevano negli Usa un mercato importante. Da qui la crescita di interesse esponenziale verso il mercato europeo. Mitch Garber, Presidente di Partygaming, uno dei maggiori siti di Poker on line ha dichiarato all'agenzia Bloomberg: "La legislazione dell'Unione Europea è più favorevole al nostro modo di operare". Intanto però i mercati non hanno reagito bene alla situazione che si è venuta a creare negli States al punto che le compagnie di gioco on line quotate in borsa hanno subito perdite piuttosto pesanti. Nel totale, sempre secondo Bloomberg, nell'ultimo mese hanno perso il 56,3% della loro capitalizzazione. La performance peggiore è stata quella di Partygaming che ha perso il 77,6% del proprio valore al punto che secondo gli esperti il suo valore, venerdì scorso, era sceso a 1.786 milioni di euro. Anche per la britannica 888 le cose non sono andate bene con una perdita del 43,15%b e una quotazione attuale stimata 541,9 milioni, mentre per gli austriaci di Bwin con sede a Gibilterra il 2006 ha visto una perdita dell' 81,6% della sua capitalizzazione stimata ora a 515 milioni