UNIRE E DINTORNI Antidoping crac 531 casi ingiudicati ROMA - La vicenda dell'Unire carica di debiti (130 milioni) e di problemi strutturali si fa sempre più intricata anche perché non sì è completato alla Corte dei Conti l'iter della nomina a commissario di Guido Melzi. INTERCATEGORIALE E' di ieri una richiesta urgente di convocazione da parte dell'Intercategoriale (guidatori Unagt, Anact, Upt, Fipt e Assogaloppo) per la discussione di una serie di temi di grande urgenza quali il montepremi 2007 e relativa formulazione del calendario, l'attivazione delle procedure per la riscossione di canoni UnireTv, quote di prelievo, minimi garantiti, un piano strategico in relazione alla disciplina collettiva e individuale del lavoro e l'impegno politico sul fronte scommesse «capace di innovare il prodotto e controllare la rete di distribuzione». ANTIDOPING E DISCIPLINARI Capitolo scottante il controllo antidoping «alla luce delle risultanze della relazione della commissione ministeriale (Autorino, Cinotti e Rebecchi ndr) voluta dal ministro De Castro sull'operato e sulla situazione dell'Unire». Sollecitati chiarimenti «in relazione al costo e all'inattendibilità delle attuali analisi, delle procedure di prelievo, di trasporto e al tempi dei provvedimenti disciplinari: su 677 casi inviati dal 2003 ad oggi alla Procura, 531 attendono ancora la sentenza di primo grado e per 183 non risulta ancora completata l'istruttoria». Un esempio della situazione: relativamente al 2003 solo 53 casi sono stati giudicati in Prima Istanza con tempo medio di 543 giorni e solo 13 in appello con media di 1083 giorni. Ma anche sul fronte dell'affidabilità di UnireLab molte perplessità: il laboratorio (sui 10 funzionanti in Europa) non è, con quello greco, certificato secondo la norma Uni Iso Ieci 17025. Circa 10 i casi per cui sarà effettuata solo la seconda analisi, non essendo stato possibile effettuare la prima, con grave pregiudizio all'anonimato del test. Inesistente la pubblicità delle decisioni. |