L’Unire, De Castro promuove Melzi Il ministro dà al commissario i poteri per fare una nuova squadra. E il discusso segretario generale, Franco Panzironi sarà sostituito MICHELE FERRANTE Ora dipende solo da Guido Melzi e dalla sua (eventuale) volontà di mantenere la parola data il 13 settembre, quando il ministro agricolo Paolo de Castro lo propose come commissario straordinario dell’Unire, dopo aver letto la relazione di una commissione ministeriale dal contenuto esplosivo, sulla gravissima crisi dell’Unire, l’ente guidato soprattutto dal segretario generale Franco Panzironi e gravato da un disavanzo patrimoniale di 129 milioni al termine del 2005 e di 240 ipotizzati alla fine del 2006. Senza contare le ombre sul modo in cui l’Unire aveva gestito l’antidoping (costi gonfiati, analisi inattendibili) attraverso Unire Lab. Ieri Melzi ha accettato l’incarico e il ministro Paolo De Castro lo promuove ufficialmente: «Ora Melzi ha gli strumenti e le garanzie politiche per lavorare sulla strada della riforma del settore. Parlo di questioni economiche, ma anche tecniche e di trasparenza. La situazione è grave, non ci pioveranno addosso palate di milioni e per questo si dovrà avviare un lavoro di concertazione generale con le categorie e i sindacati. Di squadra nuova e unita abbiamo parlato e una squadra unita e nuova faremo». Difficile ipotizzare la presenza di Franco Panzironi al quale si devono addebitare responsabilità fondamentali nella gestione precedente, sancite dall’articolo 13 dello statuto Unire, che tra l’altro recita: «Il segretario cura la predisposizione dei bilanci preventivi, dei conti consuntivi, degli assestamenti e delle variazioni di bilancio, nonché della situazione dei residui attivi e passivi». Tra l’altro Panzironi ha sempre dipinto i risultati del suo lavoro con toni addirittura ottimistici, parlando a più riprese di bilanci risanati e di ottimo andamento delle scommesse. Ma rispondendo alla commissione ministeriale sulla materia ha cambiato registro dichiarando: «L’Unire ha un disavanzo tecnico per le corse determinato dallo squilibrio tra entrate (scommesse) ed uscite (numero corse e montepremi). Bisogna fare un taglio alle corse non funzionali all’ente. Gli ippodromi, il montepremi, i giudici ecc. sono tutti costi. Le spese dell’ente sono sbilanciate nel settore delle corse e pertanto non vi sono risorse per incrementare le razze equine». Ma anche su questo problema De Castro è chiaro: «Se dico squadra nuova intendo anche un nuovo segretario generale. A quello attuale sono già stati posti dei quesiti ai quali dovrà rispondere, ma ribadisco: Melzi ha tutti gll strumenti per agire». Melzi ha già consegnato a Panzironi un dossier inquisitorto che dovrebbe essere ll primo passo verso la sostituzione. Solo un fiash di commento: «Le parole del ministro bastano e avanzano. Le condivido e cercherò di metterle in pratica». Non farlo sarebbe di una gravità pari a quanto è accaduto all'Unire in questi ultimi 4 anni.
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