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Agipro: Rosi: Stiamo decidendo come predisporre il ricorso al Tar  
Autore: unagt
Pubblicato: 25/9/2006
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Pubblicato il 25 settembre 2006 ore 14:50

RIORDINO SCOMMESSE, CAMPANELLI (ROSI): "STIAMO DECIDENDO SE E COME PREDISPORRE IL RICORSO AL TAR PER IL BANDO"
 
(a.c.) "Con la riunione di oggi la Rappresentanza Organizzativa Sport ed Ippica ha deciso di creare un gruppo di lavoro che valuterà sia l'ipotesi politica, che si attiene più propriamente alla rappresentanza sindacale, che quella giudiziale. A questo punto stiamo decidendo se e come predisporrre eventualmente un ricorso al Tar". Questo è quanto dichiarato dall'Avv. Giuseppe Campanelli, consulente per gli aspetti penalistici del R.O.S.I., ad Agipronews al termine della riunione indetta quest'oggi dall'associazione presieduta da Rosa Abbruzzese.
"Nello stesso tempo - ha dichiarato ancora Campanelli - stiamo portando avanti l'azione di costituirci parte civile nel corso del processo contro i CTD Stanley, che vede fissate le udienze per domani e dopo domani, ed anche la prossima settimana. Siamo quindi attivi in tutti i campi giudiziali di riferimento all'attività della raccolta scommesse". (segue)
Il consulente per gli aspetti penalistici del R.O.S.I., l'Avv. Giuseppe Campanelli, ha proseguito la sua disamina dei problemi inerenti al settore scommesse, aprendo un fronte relativo ai tempi dati dalla normativa: "I tempi, purtroppo strettissimi, sono stati imposti dal bando ed oltretutto anche questo argomento sarà oggetto di valutazione ai fini giudiziari".
La discussione con Campanelli si concentra,  quindi, su gli altri temi affrontati nel corso della riunione del R.O.S.I., come l'articolo, recentemente pubblicato da "l'Espresso", di cui l'associazione ha chiesto la rettifica: "Una lettera con richiesta di rettifica è stata deliberata nel corso dalla nostra riunione e sarà spedita oggi stesso con le forme dovute, non solo in merito alle inesattezze tecniche, ma anche per il dato concettuale. Nell'articolo   si fa riferimento in particolare al fatto chei concessionari si sarebbero rifiutati di pagare quanto dovuto: questo non è vero. Nessuno ha messo in atto alcuna forma di obiezione fiscale: purtroppo ci sono alcuni concessionari che soffrono di rateizzazioni a causa dei minimi garantiti che si sono determinati in condizioni di mercato differenti. Riteniamo quindi alcune affermazioni storicamente false ed ingiuste". 
 
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