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Lo Sportsman: Caro Commissario (15.9.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 15/9/2006
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I TEMI DEL MOMENTO
Caro
Commissario

LUIGI COLOMBO
Caro Commssario, abbiamo accolto con simpatia la sua nomina da parte del Ministro perché crediamo che tanti problemi che l‘ppica deve risolvere possano trovare soluzioni adeguate se gestiti con competenza e spirito di partecipazone. Lei ha già avuto occasione di sperimentare e vivere in prima persona l'incarico che Le è stato affidato e certamente saprà farne tesoro.
Già nelle sue prime dichiarazioni al nostro giornale ha toccato il problema di fondo: la litigiosità delle categorie che pensano solo ai loro piccoli vantaggi senza saper guardare lontano verso l’interesse generale del settore.
Il secondo tema, che è stato subito messo sul tavolo da alcune categorie, è quello del montepremi perché rappresenta l’alimento indispensabile per far vivere il settore.
A questo proposito ci consenta di sottoporle subito un problema che, forse molti non hanno capito ma che si presenta come una spada di Damocle su tutto il comparto ippica.
Poche settimane fa abbiamo accolto con entusiasmo sul nostro giornale la notizia dell'apertura in altri 10 mila punti di vendita del gioco ippico (ed immagìnavamo le migliori Ricevitorie!) perché, pensavamo che in questo modo sarebbe stato più facile giocare sulle corse per gli appassionati e per l'ippica ci sarebbero state nuove entrate di denaro fresco.
In questi giorni, uscito il bando di concorso per l’apertura dei nuovi punti vendita, ci siamo però trovati di fronte a una tremenda doccia fredda. In coda al bando, infatti c’è un allegato ‘schema di convenzione’ dove, purtroppo, si legge innanzitutto che i nuovi 9500 punti vendita potranno accettare solo scommesse sulla Tris e non potranno accettare, come noi pensavamo il gioco su tutte le corse ippiche!
Ma c’è ben di più: se oggi la rete di raccolta del gioco al servizio dell'ippica e composta da più di 20mila punti e il bando del 28 agosto 2000 prevede l’assegnazione di un numero massimo di 16500 punti tra agenzie e corner significa che, per decreto da subito almeno 6mila punti vendita bravi e competenti verranno cancellati. E poi anche tutti gli altri sono a rischio, perché non è detto che vincitori del bando (provincia per provincia) riconfermeranno proprio i punti vendita attuali!!
Ci permetta a questo punto, di sottopole una riflessione. Attualmente sono, come appena detto, 20 mila le ricevitorie che accettano il  gioco sulla Tris, sul Quintè e sul Quintè. I risultati sono ottimi perché si viaggia ad una media di raccolta giornaliera d’ oltre 2 milioni di euro per le due Tris e per il vincente e l’accoppiata. Ci chiadiamo allora: se oggi i ricivitori sono ormai così bravi nella raccolta Tris, perchè non sfruttarne le capacità per proporre, ad esempio su modello francese, un altro campo al giorno dove poter giocare vincente, accoppiata e trio? Non sarebbe denaro fresco che entra nelle casse dello stato e quindi dell'ippica?
E inoltre chi si appassiona a questa nuova opportunità non viene spinto prima o poi a recarsi in un’agenzia ippica per giocare il campo preferito, se quel giorno non lo si può gocare nelle ricevitorie e successivamente ad andare a vivere in prima persona l'emozione della scommessa sul campo, cioè all’ippodromo?
E allora perché sciupare una così bella opportunità per incrementare il gioca sulle corse dei cavalli e conquistare nuovi appassiorati e addirittura, invece, ridurre il numero delle ricevitorie dove si può giocare la Tris?l? Un ultima piccola amara riflessione: che fine ha fatto o è destinato a fare il concoso ippico per eccellenza, cioè il Totip, per il quale giacciono da tempo nel cassetto interessanti proposte di rilancio? Unire sarà ancora interessata al futuro del concorso, come Lei ha sempre dichiarato in questi anni?
Siamo certi che lei sarà in grado di intervenire su questi temi con tempestività e con la competenza che tutti le riconoscono e le auguriamo buon lavoro.

 
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