L’Unire volta pagina Melzi è commissario La commissione d’inchiesta conferma il deficit di 129 milioni e il ministro De Castro inizia a smantellare la struttura dell’ente
MICHELE FERRANTE E pensare che qualcuno, dalle frange dei sostenitori dell’Unire targata Alemanno-Panzironi, ha avuto il coraggio di affermare che non era il caso di allarmarsi troppo, cercando di sminuire la portata del disavanzo patrimoniale da collasso messo assieme dall’ente in pochi anni: 129 milioni di euro. E questo qualcuno spiegava anche, qualche giorno fa, che non sarebbe stato scandaloso lo sconto di 89 milioni alle agenzie ippiche, relativo a canoni televisivi mai pagati e progettato sempre dall’ente guidato dal potente segretario generale Franco Panzironi. MELZI COMMISSARIO Questi stessi dati hanno invece indotto il ministro delle Politiche agricole, il quarantottenne Paolo De Castro, a iniziare subito le procedure per la nomina di un nuovo commissario straordinario. Si tratta di Guido Melzi d’Eril, militante ippico di lunga data (attualmente è presidente di Federippodromi, già commissario e presidente dell’ente. PARLA DE CASTRO Lo stesso ministro spiega le sue mosse: «La situazione meritava un’indagine e ho deciso di istituire una commissione che potesse chiarire gli aspetti più importanti». 129 MILIONI La gestione dell’antidoping e, soprattutto, la stesura dei bilanci: «Sono emerse anomalie gravi su entrambi i fronti. Per quanto riguarda i bilanci posso confermare che il disavanzo patrimoniale coincide sostanzialmente con le cifre già divulgate (129 milioni n.d.r.)». La nomina di Melzi è il primo passo: «Molto importante, ma ne seguiranno altri perché è necessario voltare pagina con forze diverse». Un nome su tutti tra gli imputati:Franco Panzironi: «Sarà convocato, gli mostreremo i risultati dell’ottimo lavoro svolto dalla commissione ministeriale e tireremo le somme». FORZE NUOVE Un «taglio» quasi scontato. E necessario: «Penso a una squadra completamente nuova, legata al mondo dell’ippica. Che abbia voglia di lavorare duro e seriamente. Guido Melzi ha sei mesi per rifondare la struttura. Se lavorerà bene, potrebbe anche restare». Ieri anche un comunicato di Snai. Il sindacato delle agenzie critica aspramente la nomina di Melzi. Al Mipaf sono contenti, si sarebbero preoccupati se fosse accaduto il contrario. le reazioni Le categorie chiedono subito «Si deve ripartire dal montepremi» BOLOGNA — Immediata reazione di quelle categorie ippiche, con l’appoggio del sindacato dei lavoratori del settore, che hanno sempre combattuto la politica dell’Unire di Alemanno e Panzironi. In un documento firmato da Anact (allevatori), proprietari (Fipt e Upt), Unagt (guidatori), Assogaloppo e dallo stesso Guido Melzi come presidente di Federippodromi, le categorie chiedono al ministro De Castro una svolta nella gestione della nuova Unire, che abbia come punto di partenza il montepremi, la linfa vitale del settore. Il comunicato auspica anche un ritorno alla concertazione e alla massima trasparenza.
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