Capannelle lumière Festa e quasi 10.000 persone all’ippodromo per le corse nella Notte Bianca
MARCO TRENTINI Una Notte Bianca piena di luci, di spettacolo, di gente. La Notte Bianca di Roma e di Capannelle. Di una citta e del suo ippodromo, di un legame che giorno dopo giorno è sempre più stretto, quel legame che, unico può riportare in vita un impianto. Grazie al quale si può passare dalle stalle alle stelle. Enzo Mei ci ha creduto fino in fondo. La sua è una sfida che parte da lontano, da quando qualche anno fa Capannelle e tutta Hippo Group hanno deciso di cambare rotta, di investire negli ippodromi, dì cambiare il volto dimesso di impianti trasformati in scommettifici e di cercare di riportare il pubblico a vedere le corse. La sfida di Capannelle è stata certamente la più diffcile. Un obiettivo che molti avevano e considerato tutt’ora folle. Una sfida fatta di investimenti importanti, di opere da realizzare. Come la pista all weather, come l'impianto di illuminazione che ha preso vita in questa magica serata romana. Opere lontane anni luce dalla logica delle briciole delle mattinee e della sussistenza. «Abbiamo altro in programma. Anche per quando, il prossimo anno, faremo qualche altra notturna. Bisogna far stare anche meglio la gente, attraverso la ristorazione. Certo i pubblico di stasera è fantastico. Ci sono quasi 10.000 persone in tribuna e quasi nessuno si è mosso fino alla fine dei fuochi artificiali. E' la dimostrazione che il rapporto con la città e con il pubblico e sempre possibile, che l‘accoglienza e le iniziative pagano. Ma che si può allestire una serata evento mantenendo comunque al centro le corse dei cavalli!" le parole del Presidente di Capannelle, che ha giocato una carta importante scegliendo la Notte Bianca per inaugurare le luci di Capannelle. Creando un evento, costruendo con la promozione, credendoci fino in fondo.
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