LETTERE
Parenti: «Il caso dei Toss Out Un problema increscioso

Egregio direttore, fanno scorso alle Aste ho comprato una bella puledra figlia di Toss Out (stallone buonissimo) e Ortea Lb (super), allevata da Biasuzzi (ottimo allevamento). L’ho pagata circa diecimila euri. I mesi sono passati, la puledra andava molto bene, lo scorso giugno l’ho lavorata 2.10 e ritenendola pronta per la qualifica l’ho portata a Firenze, ma è stata respinta perche sprovvista di documento originale. L"affaire" Toss Out è poi scoppiata ed è a conoscenza di quasi tutti gli ippici.
A questo punto trovo però grave, anzi gravissimo, che a distanza di un anno, cioè nell’imminenza delle successive Aste Anact, non si sia chiarita la situazione.
Con quale spirito affronto un nuovo acquisto? I miei proprietari sono disgustati e si sentono truffati, silenzio totale o quasi dall'Unire, Anact e Biasuzzi. Nessuna proposta per risolvere l’inghippo.
Personalmente ritengo grave la posizione dell’Unire, che dovrebbe vigilare su tutto il pianeta cavallo, soprattutto con l’enorme numero di funzionari, dirigenti, commissari da noi tutti pagati per garantire il prodotto ippico.
Noi allenatori, assieme ai proprietari siamo coloro che investono tempo, lavoro, soldi. In cambio di cosa? Tutela zero, un regolamento doping anti garantista al massimo, nuovi funzionari molti dei quali assolutamente impreparati, un monteremi in picchiata (vedi Milano 05.09.06), nessun calendario, nessuna politica pluriennale tesa ad investimenti di alcun genere ne tanto meno a sviluppare l’occupazione.
Promesse tante, dal vecchio e dal nuovo governo. In qualità da vice presidente nazionale Unagt ho partecipato a diversi convegni pre e post elettorali: quante promesse vane!
Non so se andrò alle prossime aste Anact, non so se comprerò ancora.
Spero domenica di svegliarmi e confidando nell’amore che ho verso il mio lavoro di andare avanti, ma, come diceva un mio celebre concittacino “è tutto da rifare"...
Duccio Parenti