UNIRE E INCHIESTA
Mistero doping su oltre 500 casi
ROMA — La commissione ministeriale d’inchiesta del Mipaf era stata in un primo tempo istituita solo per accertamenti sulla gestione dell’antidoping e l’Unire è stata tutt’altro che esauriente nei chiarimenti riguardanti oltre 500 casi di doping accertati da metà 2003 e sul cui percorso disciplinare si sa pochissimo. Solo un numero limitato di casi sarebbe inspiegabilmente giunto a una sentenza, lacunose le spiegazioni riguardanti la lentezza cronica tra la prima e la seconda analisi e nella soluzione dei casi (200 circa) di positività a diossido di carbonio, che prevedono solo 6 giorni tra la prima e la seconda analisi. Infine i mancati controlli nei centri di allenamento degli allenatori coinvolti nel doping agli anabolizzanti sintetici e la presunta mancata sospensione dei cavalli risultati positivi a tali sostanze.
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