CESENA HA CONCLUSO GLI APPUNTAMENTI DI VERTICE DELL’ESTATE CON ALCUNE INDICAZIONI PRECISE
Bene il pubblico, meno i gran premi

ENNO PASCULLI
L’estate sta fìnendo... e per il trotto ha portato un paio di segnali interessanti, di segno opposto e da interpretare. Iniziamo dall’aspetto positivo, confermato dal sabato del Campionato Europeo a Cesena:
il pubblico, almeno un po’, sta tornando sugli ippodromi, se non altro nelle occasioni di maggior richiamo. Lo si è constatato durante l’estate non solo al Savio, che è da sempre un’isola felice, ma anche a Montegiorgio una settimana prima, a Montecatini a Ferragosto, al Garigliano in varie circostanze. Siccome, dopo tante delusioni, bisogna per forza restare prudenti e aspettare ancora molte e differenti conferme, per ora non si può parlare di un trend complessivo, ma di alcuni risultati che fanno ben sperare. Se poi ci si ferma ad analizzare, ecco che ci si accorge che premiati sono stati gli ippodromi che hanno lavorato bene. Il Savio, il San Paolo, il Sesana e il Garigliano hanno proposto, all’interno del rispettivo programma, qualcosa di buono, magari affiancato da iniziative collaterali che hanno funzionato. La specifica è importante, perché non ci si deve attendere che il pubblico ritorni così ovunque, improvvisamente, per congiunzione astrale o senza una contropartita in termini di servizi e di spettacolo, o più modestamente di intrattenimento. C’è da augurarsi che altre “piazze” sappiano darsi da fare, sfruttando il momento che pare abbastanza propizio, e riconquistare un poco di presenze in pista. Meno brillante, invece, l’aspetto tecnico. Montecatini e Cesena hanno offerto confronti quasi in fotocopia, privi di contenuti eccitanti: non fosse stato per l’exploit di Ergon Jet, che almeno ha suscitato un certo pathos (ma ha anche dato la misura del valore intrinseco), i due massimi”gran premi” di stagione sarebbero scivolati via senza quasi lasciar traccia. Anche la finale di Campionato a Montegiorgio non era straordinaria, se è vero che EI Nino (esito a parte) pareva sciassare.
In sostanza, si nota una chiara flessione nel rating internazionale dei gran premi sulle piste italiane, problema che probabilmente non riguarda solo l’estate. Chiaro che esistono parecchie concomitanze e magari situazioni organizzative non facili. Ma qualcosa è necessario muovere, perché al pubblico che sta tornando (speriamo...) non si può propinare solo e sempre Smashing Victory e qualche altro nome arcinoto, che poi nei confronti fuori d’italia conta poco o niente.