MARTEDÌ SERA A TOR DI VALLE L PROFESSIONISTA TEDESCO HA SUPERATO UN’ALTRA SOGLIA STRAORDINARIA

Wewering a quota 16.000 vittorie

ANDREA SEXAUER
La grande estate dei guidatori prosegue senza soste: in attesa della finale del Campionato Italiano, domenica a Montegiorgio, martedì sera è toccato ad Heinz Wewering salire alla ribalta, realizzando a Roma in sulky alla 4 anni Flower Kronos la vittoria numero 16.000 della carriera, cifra che lo rinsalda al comando, e con ampio margine, fra i guidatori di tutti i tempi.
Nato nel 1950, Wewering ha vinto tutto quello che è possibile vincere in Germania (sette Derby e 29 scudetti, tanto per citare due esempi) e, da quando ha raggiunto e superato il canadese Herve Filion circa tre anni fa, è diventato il guidatore con maggior numero di successi al mondo. E per un bel pò il suo primato non potrà venir insidiato.
un Wewering di ottimo umore quello che risponde mercoledì ai complimenti di rito, anche se... Lo sai Heinz che hai impiegato 1.081 giorni per arrivare da 15.000 a 16.000 successi? «allora significa che in questo periodo ci sono stati 81 giorni in cui non ho vinto!», ride lui.
Sento che sei in forma: allora, come va questo periodo, avanti e indietro fra Italia e Germania? «Beh sono spesso in viaggio: adesso mi fermo a Roma sino a domenica, poi torno a Bladenhorst, perché ho da preparare alcuni impegni, in settembre ci sono le Breeders tedesche. Ho ancora scuderia in Germania, ma mi è rimasto circa il 30 per cento del materiale, rispetto a prima».
E come sono le prime impressioni del nuovo rapporto di lavoro in Italia? «Ottime. Si lavora bene, la qualità dei cavalli è notevole, praticamente tutti con genealogia importante. Abbiamo al momento circa 60 cavalli in allenamento».
E' possibile che si creino problemi con Minnucci per dividersi gli impegni di guida? «Penso assolutamente di no - risponde Wewering - Con tutti questi cavalli e tante corse in giro per l’italia ce n’è abbastanza per entrambi. Del resto, proprio martedì sera Giampaolo era a guidare e vincere al Garigliano, mentre io ero a Tor di Valle».
Un’altra cosa: pare probabile che quest’anno non ti riuscirà di confermarti campione di Germania, come vivi questa prospettiva? «Beh, ho fatto una scelta, quella di venire a lavorare in Italia ed ero preparato ad affrontare alcune conseguenze. Certo, non diventare campione mi dispiace un po’, anche perché sarebbe il titolo numero 30. D’altra parte, Roland Hulskath è un bravissimo guidatore e, nel caso, lascerò lo scudetto in buone mani. Ma poi non è detto: scusa, se prima della fine dell’anno - scherza ancora Heinz - vinco un centinaio di corse in Italia, me lo tengo io, il titolo, mica lo prende Roland...». Beh, la fiducia e l’ottimismo sono importanti per riuscire nelle cose... E poi, per non smentirsi, martedì sera a Roma, visto che c’era, Heinz con Daiquiri Aj ha pensato bene di iniziare un nuovo migliaio...