Valiani sempre York Stavolta con Exhibit

Il trainer torna sulla pista dove dominò con Super Tassa ed Electro «Tento ancora le Yorkshire Oaks: quella lunga dirittura non mente»

SANDRO CEPPARULO
Valfredo Valiani ha 46 anni ed è grossetano.
Nel suo cuore c’è posto per un ippodromo solo:York, la pista circa 300 chilometri a nord di Londra con una dirittura infinita che l’ha visto sellare un suo allievo in due sole corse e vincere entrambe le volte. Erano sfide di gruppo 1. Un record. La prima fu il 22 agosto 2001 quando con Super Tassa centrò le Yorkshire Oaks battendo nettamente Sacred Song, la seconda il 16 agosto dello scorso anno: folgorò con Electrocutionist il giapponese Zenno Rob Roy nelle Juddmonte Intemational.
Ora rilancia la sfida, e ancora nelle Yorkshire Oaks, con Exhibit One, una figlia di Silver Hawk che resta sulla vittoria nel Mezzanotte (gr.3) a S. Siro e sul terzo posto nel Pomone (gr.2) a Deauville. Pare un vero azzardo guardando i nomi delle 5 rivali da Alexandrova (vincitrice di entrambe le Oaks: quelle inglesi e quelle irlandesi) a Shamdala (la vincitrice del Mllano) ad Allegretto e Short Skirt.
Exhibit One è arrivata nelle scuderie pisane di Valiani in gennaio: «Fu acquistata alle December Sales di Newmarket per 22mila ghinee (circa 32mila euro ndr) dopo una carriera inglese di 4 corse, tutte e 3 anni. Aveva l’aria della cavalla tardiva. Dapprima era intimonta e poi mano a mano più tranquilla. Si è lavorato con impegno ed è sempre progredita fino all’ottima prova di Deauville».
Ma dal gruppo 2 della pista normanna alla grande prova inglese il passo sembra lunghissimo. «Certo è una corsa impegnativa ma abbiamo 3 buoni motivi per tentare: l’ascesa della cavalla e la sua freschezza, la possibilità che le femmine di 3 anni accusino il salto affrontando le maggiori d’età e la pista di York che è la più selettiva del mondo assieme a Newmarket e S. Siro: un chilometro di dirittura. E poi non abbiamo nulla da perdere. Exhibit è stata 12 giorni nelle scuderie di Cumani a Newmarket».