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Lo Sportsman: Scuderia Baroncini stop un mese (22.8.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 22/8/2006
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Il PROVVEDIMENTO DOVUTO AD UN SINGOLO CASO DI ANEMIA INFETTIVA RISCONTRATO A DIVIGNANO
Scuderia Baroncini stop un mese
ANDREA NEGRI
Un fulmine a ciel sereno. Che ha colpito improvvisamente il Divignano team obbligandolo a uno stop che interrompe un momento d’oro, con tutti gli effettivi in piena forma e i puledri che continuavano a debuttare e vincere. Mercoledì scorso nel centro di allenamento di Mauro Baroncini, uno degli 85 cavalli sottoposti al test di Coggins dalla Regione Piemonte, è risultato positivo all’anemia infettiva, e l’intera scuderia è stata di conseguenza fermata per almeno 30 giorni.
Parola a Mauro Baroncini: «Un fatto grave e inaspettato, che ci ha ovviamente scombussolato. Uno dei miei allievi è risultato colpito da anemia infettiva sia nelle prime analisi di mercoledì scorso che nelle seconde effettuate venerdì. E la scuderia ci è stata fermata minimo per un mese. E speriamo davvero che si tratti solo di un mese, che già è un periodo lunghissimo agonisticamente parlando. Purtroppo si è trattato di un caso silente, privo di sintomi. Provo la temperatura ai miei effettivi tutte le mattine e nessuno aveva nemmeno una linea di febbre nè il minimo sintomo di qualche problema. L’obbligatorietà del test di Coggin tra l’altro è stata reintrodotta, per quanto mi risulta, solamente dalla Regione Piemonte. Sia chiaro, sono ben d’accordo su questa forma di controllo, anzi credo che dovrebbe essere estesa a tutta l’italia. Il cavallo è stato ovviamente isolato per essere sottoposto a tutte le cure del caso. lo mi rivolgerò ai massimi specialisti di questa materia per capire al meglio il da farsi».
Passiamo al lato agonistico. Come imposterai questo obbligato periodo di stop? «Ho fatto una tabella lavorativa tenendo conto delle diverse esigenze dei cavalli. Quelli che stavano correndo molto li ho messi a riposo in paddock, altri li ho solo rallentati, altri ancora li sto lavorando sul fondo. Qualcuno anche sulla velocità, tenendo però presente che per almeno un mese non potranno scendere in pista. Naturalmente, per ironia, tutto ciò è successo in un periodo d’oro, nel quale i miei cavalli stavano dando il massimo, e così questo stop obbligatorio è ancor più doloroso. Ricordo che tempo fa Stig Johansson fermò per scelta la sua scuderia per varie settimane per ricaricare le batterie. Ecco, mi fosse capitata questa tegola in un momento negativo, l’avrei accolta con minor fastidio. Non è facile gestire la scuderia in questa situazione, ma il 2006 per me è un po’ l’anno delle sorprese, per cui... farò di necessità virtù».

 
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