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Agipro: Caso Bwin: nel 2001 confermata la validità della licenza  
Autore: unagt
Pubblicato: 17/8/2006
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Pubblicato il 11 agosto 2006 ore 11:45

ESTERO-CASO BWIN: NEL 2001 LA SUPREMA CORTE FEDERALE TEDESCA AVEVA CONFERMATO LA VALIDITA' DELLA LICENZA
 
(a.c.) - Non si è fatta attendere la risposta da parte di Bwin, l'operatore austriaco che in Germania ha subito la revoca della propria concessione per le scommesse. In una nota stampa emessa ieri, la società 'Bwin e.K.', di cui 'Bwin Interactive Entertainment AG (“Bwin”)'  possiede il 50% del pacchetto di azioni ordinarie, dichiara di vantare "una valida licenza commerciale per offrire e mediare scommesse sportive sin dal 1990.  Questa licenza - prosegue la nota - è stata impugnata in più procedimenti giudiziari nel passato, ed ognuno di questi è sempre terminato in favore di Steffen Pfennigwerth, proprietario di 'Bwin e.K.'. E' stata la stessa Suprema Corte Federale - il grado più alto di giustizia civile in Germania - a sancire in un procedimento dell'ottobre 2001, che la licenza in possesso della società  'non era nulla'".
Bwin apre un ulteriore fronte di polemica in merito alle modalità ed ai tempi di esecuzione dell'ingiunzione di revoca: "Sebbene questa licenza commerciale non sia mai stata revocata - si legge nel comunicato stampa della società - un'immediata ingiunzione esecutiva adesso intima di impedire allo stesso Steffen Pfennigwerth di svolgere le proprie attività. Una sanzione pecuniaria potrebbe essere imposta nel caso in cui questa ingiunzione non fosse osservata entro 14 giorni. A tempo stesso, il Consiglio Regionale di Chemnitz ha inoltre proibito a Bwin - ancora entro un periodo di 14 giorni – di effettuare pubblicità sul proprio dominio "Bwin.com" nello Stato della Sassonia. Evidentemente esiste una forte pressione politica che ha l'obiettivo di mantenere il più a lungo possibile il monopolio del governo tedesco sui giochi, nonostante che questo atto risulti contrario alle normative europee e sia assolutamente incostituzionale".
La società austriaca è ora pronta a dare battaglia: "Sia Steffen Pfennigwerth che la 'Bwin' useranno ogni mezzo legale a loro disposizione,  facendo ogni cosa in loro potere per garantire che questa sentenza di revoca sia capovolta dalla Corte Amministrativa di Dresda entro 14 giorni. Se, tuttavia, la sentenza venisse applicata, Steffen Pfennigwerth ha annunicato che chiederà i danni per 500 milioni di euro allo Stato della Sassonia a causa delle sospensione delle proprie attività".

 
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